Una brutta storia



Piergiorgio Pulixi
Una brutta storia
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Un imprevisto, una punizione esemplare che si chiude con una morte per sbaglio, un malaugurato caso di un killer in incognito, che appartiene alla mafia cecena, coinvolge la “famiglia” di poliziotti corrotti, guidata con inflessibile durezza dall’ispettore Biagio Mazzeo, che combatte contro il crimine ma controlla anche il business della droga in una imprecisata città del Nord Est Italia. Da patriarca mafioso, Mazzeo e la sua pluridecorata squadra narcotici, o piuttosto il suo clan, governano tutto il territorio, senza riguardi per nessuno e con pugno di ferro senza guanto di velluto. L’ispettore Mazzeo ha un nemico giurato in polizia, il suo superiore, il vice questore Valerio Bucciarelli che raccoglie prove per incastrarlo (ma anche lui ha un tallone d’Achille) senza sapere che in realtà anche le alte sfere, il fine giustifica i mezzi, sanno e chiudono un occhio sulle attività illegali dei membri della brillante squadra narcotici… Fatta di uomini pronti anche a uccidere. E, se si presenta la possibilità di un colpo eccezionale che potrebbe renderli milionari, disposti a tutto. Per loro sfortuna il “loro morto per caso” era il fratello minore di Sergej Ivankov, uomo distrutto negli affetti, ex leader della guerriglia di liberazione della Cecenia, diventato un ricchissimo magnate del petrolio e un boss intoccabile del crimine organizzato russo. Ivankov reagisce spietatamente e viene in Italia per reclamare vendetta. La situazione precipita: si evolve in una guerra senza quartiere con Biagio Mazzeo che dovrà rispondere colpo su colpo per salvaguardare l’incolumità dei suoi uomini messa a repentaglio dalla violenza, dai tradimenti e dagli atroci intrighi che il padrino ceceno gli tesse intorno. Per proteggere i suoi, dovrà combattere dimenticando ogni regola e parole come amore, onore e fratellanza. E alla fine naturalmente solo gli innocenti pagano. Tutto quello che c’era di buono va distrutto. Con l’amore a rappresentare l’unico vero handicap, l’unica palla al piede che li rende fragili e attaccabili. Tutto il dolore viene dall’amore, arma potente di ricatto che porta il male, la perdizione? Forse, o almeno sembra per l’autore di: Una brutta storia.

Un tempo solo i cattivi combattevano contro i buoni di turno. Ma quali sono i buoni in questa storia? Ed è ancora vero che alla fine i buoni vincono? O almeno sino alla prossima volta! Chissà? Non sbaglia, nel suo romanzo La promessa. il grande noirista svizzero Friedrich Dürrenmatt (citato da Pulixi) “Impossibile arrivare alla verità e alla giustizia”.

patrizia debicke

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