Uno splendido cadavere



Christi Daugherty
Uno splendido cadavere
Corbaccio
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Avete presente alcuni gialli della bravissima Christie con protagonista Hercule Poirot alle prese con più di un possibile sospettato e con tutti che si dichiarano innocenti?
Bene, un’altra scrittrice il cui nome ricorda molto la precedente è riuscita a confezionare una trama molto simile ma in chiave del tutto contemporanea, aggiungendo alla griglia narrativa del giallo classico temi attualissimi come il femminicidio e la persecuzione. Il risultato finale è un bel thriller che oltre a tenere i lettori incollati alle pagine li induce anche a riflettere.
Nella particolare cittadina di Savannah la giovane studentessa di legge Naomi Scott viene trovata assassinata nel bel centro della città. La ragazza è molto carina e anche abbastanza conosciuta nell’ambiente perché lavora in un famoso bar della città e ha anche idee tutte proprie su come cambiare il mondo e migliorare la società. Insomma, una ragazza che sembra avere tutte le carte in regola per poter aspirare a un futuro perlomeno soddisfacente. Invece, viene trovata morta in una notte qualsiasi ferita letalmente con un colpo di pistola. E quando sulla scena del crimine, oltre agli inquirenti, arriva anche Harper McClain, giornalista di cronaca nera e provetta investigatrice dal fine fiuto che riconosce la giovane sfortuna, inizia una indagine
parallela che vedrà la stessa cronista correre più di un pericolo. Ma chi ha voluto la morte della bellissima e brillante Naomi?
Colpisce nel romanzo di Christi Daugherty più di ogni altra cosa la nota dell’autrice che confessa di avere voluto trattare in un thriller il complicato e attuale tema del femminicidio e dell’abuso sulle donne perché la sua stessa madre ne è stata vittima. Questa cosa ha sconvolto la sua infanzia e l’ha spinta in età adulta a impegnarsi in questa causa per poter portare un aiuto concreto sia alle donne che fortunatamente sono riuscite a venire fuori dall’incubo sia a quelle che purtroppo non ce l’hanno fatto, proprio come la protagonista di Uno splendido cadavere.
E che la Daugherty oltre a essere una brava giallista è anche una donna impegnata lo si comprende immediatamente dal personaggio di McClain a cui ha dato vita e che ha reso forte e intraprendente da un lato ma anche fragile e soggetta a possibili abusi dall’altro. Un punto di forza che rende tutti i romanzi dell’autrice affascinanti e godibili da leggere. In questa sua ultima fatica, inoltre, tutta la narrazione è pervasa da mistero, da avvertimenti velati, da piste da seguire e quando a un certo punto del racconto le vite della giovane assassinata e della cronista sembrano sovrapporsi per un attimo la tensione emotiva è talmente forte che il romanzo prende quasi una svolta da dramma shakespeariano. Insomma,Uno splendido cadavere, l’ultima fatica di Daugherty è davvero un thriller originale e che non mancherà di farsi apprezzare da tutti i lettori.

 

Antonia del Sambro

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