Un modesto gioco di parole – Salvatore Frasca



Salvatore Frasca
Un modesto gioco di parole
Laurana
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C’è un errore nel titolo, perché se c’è una cosa che proprio non si addice al libro è l’aggettivo modesto.
Scoppiettante, divertente, ironica e arguta è la scrittura di Salvatore Frasca e Un modesto gioco di parola è una lettura estremamente piacevole con un protagonista che non si può non amare.
L’ispettore Ettore Falconara di nobile passato, ma di decaduta e decadente presenza, vive in una meravigliosa villa che ha visto anni decisamente migliori. Tutto il patrimonio è stato sperperato al gioco dai genitori e della passata ricchezza non è rimasto nulla, tanto che le bollette da pagare sono una spada di Damocle alla fine di ogni mese.
Falconara è un uomo entrato in polizia per convenienza, sempre per le bollette di cui sopra,  e non per vera attitudine. Il sacro fuoco dell’indagine e della giustizia sembra non lambirlo. Dorme in ufficio, passa il tempo con i cruciverba, è un grande ipocondriaco con un’insana passione per Luciano Onder e il suo Medicina 33 e culla il nemmeno tanto nascosto desiderio di farsi una bella risonanza magnetica per cercare tutte le magagne di cui è certo di soffrire.
Sembra non avere percezione di se stesso e delle sue capacità, del suo humor,  e vive in una perenne afflizione d’animo. È così certo della sua inadeguatezza che per ogni cosa telefona a un collega per consigli. Non si rende nemmeno conto di suscitare l’interesse delle donne, soprattutto del suo dottore, che fa di tutto per farsi notare ma della quale Falconara apprezza solo le prescrizioni mediche.
Tutto inizia a cambiare quando un misterioso pizzino, consegnatogli da uno spassosissimo e surreale gestore di un bar, pare indicare che presto proprio lì, a SantaCroce, accadrà qualcosa di grosso, che merita l’attenzione della polizia. 

Un caso che potrebbe segnare una svolta nella carriera non solo dell’ispettore, ma anche dell’uomo Falconara.
Nel condurre l’indagine Ettore sente piano piano scomparire l’apatia e scopre una parte di sé che non credeva di avere e che quasi stenta a riconoscere. Sparisce la tristezza perenne che lo affligge e inizia a credere in se stesso e nelle sue capacità investigative. Ettore smette di vivere in un passato che era solito tormentarlo e si immerge nel presente.
Un modesto gioco di parole è un libro che ha negli spassosi dialoghi, nei personaggi e nelle loro relazioni (e nelle traduzioni con google translator) i suoi punti di forza.  È soprattutto in questi passaggi che Frasca rivela tutta la sua abilità di scrittore, la sua capacità di tessere una storia che sa essere amara e ironica, che sa far sorridere con intelligenza.
Frasca con le parole e con i giochi di parole ci sa proprio fare.
Non in modo “modesto” ma decisamente bene!

Cristina Aicardi

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