Vallanzasca – Il romanzo non autorizzato del nemico pubblico numero uno



vito bruschini
Vallanzasca
newton compton
Compralo su Compralo su Amazon

Sulla scia dell’omonimo film, il romanzo di Bruschini analizza la vita del bandito Vallanzasca e di tutti coloro che, a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, hanno dominato la scena criminale italiana e soprattutto milanese. Come un’accurata cronistoria il libro ci restituisce le gesta e le malefatte di Renatino, di Faccia d’Angelo Turatello e delle rispettive batterie, ripercorrendo gli avvenimenti con dovizia di particolari, nomi e date reali, e arricchendoli con i pensieri e gli stati d’animo dei protagonisti. Ma non ci sono solo rapine e bische clandestine: così come nel più famoso Romanzo Criminale grande enfasi viene posta sul legame tra bande criminali, mafie organizzate e potere. I servizi segreti, deviati o forse no, allungano ovunque i loro tentacoli, servendosi dei criminali per inseguire un’oscura Ragion di Stato. Finzione o realtà? Forse entrambe, forse nessuna delle due, forse a volte la realtà supera anche la finzione stessa.

In ogni caso, a differenza del film con cui, bisogna dirlo, condivide solamente ambientazione e alcuni protagonisti, il personaggio di Renatino è qui ben delineato e non lascia spazio a luoghi comuni: non è un pazzo a cui piace sparare ai poliziotti, ma non è certo un eroe romantico senza macchia e senza paura. E’ un uomo che ha scelto una strada, accettandone fino in fondo le conseguenze e le punizioni, e se non altro ha il pregio di non essersi mai sottratto ad esse come molti prima e dopo di lui hanno fatto. Certo, resta sempre un criminale, un cattivo. E ogni cattivo che si rispetti ha sempre una nemesi, quel buono che cerca di contrastarlo e ricondurlo alla legge. Il commissario Moncada non è un personaggio reale, ma potrebbe esserlo. Rappresenta tutti quei tutori dell’ordine che credono ancora nella giustizia e nella legge, che credono nel rispetto, anche verso i criminali, che considerano comunque uomini. Rappresenta tutti quegli uomini per cui in una nazione dominata da corruzione e compromessi non c’è posto, ma che non possiamo fare a meno di ammirare anche se sappiamo che molto probabilmente la loro missione fallirà.

davide schito

Potrebbero interessarti anche...