Un romanzo collettivo con protagonista Palermo svelata da dodici autori e indagata nel 2004, anno speciale perchè la squadra di calcio torna in serie A dopo trent’anni.Con “Palermo Criminale” (Laurana, pag. 273, euro 16,50) a cura di Antonio Pagliaro i due colori del Palermo sono scelti per raccontarne il duplice volto: il rosa e il nero. I dodici mesi del 2004 entrano nei racconti che puntano lo sguardo sulla frase scritta sul muro di via Resuttana “noi eravamo infinito, adesso siamo passato”. La morte ricorre più volte nei racconti e viene fuori il lato criminale che traspare nella quotidianità, non quella strettamente legata alla mafia. Tanti personaggi tratteggiati e descritti, commercianti, poliziotti, assassino e perfino un sacrestano che rispecchiano e rappresentano i diversi quartieri cittadini. Due donne sono le protagoniste del racconto di apertura e di quello che chiude il romanzo, due vite che assumono simbolicamente il colore rosa, nella storia di insofferenza di Enza nei confronti del marito, raccontata da Nicolò La Rocca, e il nero in quella di Martina che si toglie la vita l’ultimo giorno dell’anno, di Antonio Pagliaro. Da Alessandro Locatelli a Gaetano Savetteri ad Irene Chias, ogni autore col proprio stile punta lo sguardo sulla sua Palermo in cui si consumano amori e delitti, incidenti e festini ed è uno sguardo affettuoso e dolente.
Palermo Criminale
Cristina Marra
