In un periodo storico difficile e controverso, in cui il terrore e la paura sono ormai diventati il pane quotidiano di ogni momento della vita dei tranquilli cittadini, il libro di Federica Fantozzi s’inserisce come un tassello di un puzzle intricato ma allo stesso tempo perfetto.
Le nostre giornate sono scandite da notizie dichiarate al telegiornale, sui quotidiani, in radio e su tutti i media italiani ed esteri: attentati terroristici sono all’ordine del giorno. La paura di poter rientrare nel bersaglio, di finire nel bel mezzo di quell’orrore cui assistiamo, terrorizzati, inermi, bloccati dalla paura, è il risultato del clima di angoscia nel quale viviamo. L’escalation di violenze che avvengono nel mondo e l’aumento degli attentati terroristici in Europa, ma soprattutto l’efferatezza con i quali vengono compiuti, ci paralizzano, rendendoci incapaci di difenderci, di farci forza l’un l’altro. Perché è proprio questo che ci fa paura, ciò che non riusciamo in nessun modo a realizzare: la completa mancanza di umanità. Com’è possibile che determinati individui possano raggiungere un simile livello di violenza, senza battere ciglio, senza avere il benché minimo rimpianto? Come è possibile che qualcuno scelga di morire, pur di uccidere innocenti per una causa razionalmente insostenibile? Come si può essere così tanto convinti di qualcosa, da essere pronti a scatenare una simile violenza?
Il libro di Federica Fantozzi, Il Logista, pubblicato da Marsilio, racchiude questo clima di terrore e ne racconta le sfaccettature. La storia, intricata e complicata come ogni buon giallo che si rispetti, inizia con un attentato terroristico. I media, sempre pronti a dare nomi ed etichettare questo tipo di eventi, lo hanno rinominato La strage delle Maldive. La notizia spopola su tutti i giornali, ne parlano tutti, la polizia brancola nel buio, i metodi di esecuzione sono misteriosi e agghiaccianti. Insomma, l’anarchia e il caos governano il caso, su cui indaga la polizia di mezzo mondo.
La strage delle Maldive spaventa i cittadini per la precisione estrema dell’organizzazione, per gli omicidi compiuti a sangue freddo. Non è concepibile pensare a qualcosa di simile: i terroristi hanno studiato ogni minimo particolare a tavolino, hanno pensato a tutto, sapevano esattamente ciò che sarebbe avvenuto, sapevano perfettamente che sarebbero andati a uccidere decine di persone. Eppure, nessuno scrupolo di coscienza li ha fermati. Nessuna umanità.
Amalia è una giornalista che scrive per Il Vero Investigatore. La sua vita scorre tranquilla, anche un po’ noiosa, prima dell’incontro con una vecchia fiamma: Tancredi D’Amico, il ragazzo che in gioventù le fece esplodere il cuore. Tancredi torna in Italia per fare una sorpresa a un’amica e sulla sua strada trova proprio Amalia. Da pochi giorni è esplosa la notizia della strage delle Maldive, le persone sono impaurite, Amalia sta seguendo il caso e si tiene informata. Ha scoperto un particolare davvero interessante: sul letto di una delle vittime, accanto al corpo, viene ritrovato un disegno di uno scorpione, nero e oro. Lo stesso disegno che Amalia riceve per posta, proprio qualche giorno dopo aver scoperto il cadavere del suo vecchio amico Tancredi…
C’è qualcuno che la sta osservando? E se sì, perché? Cosa lega la morte di Tancredi con la strage delle Maldive? Chi si cela dietro tutti questi misteri e perché ha deciso di coinvolgere proprio Amalia?
Tra mille peripezie, nuovi amici, antiche conoscenze e amori mai dimenticati, Amalia si troverà invischiata in un caso molto più grande di lei, pericolosissimo e minaccioso. Si troverà ad affrontare un problema che non avrebbe mai pensato (ne desiderato!) di dover combattere.
Il Logista di Federica Fantozzi è un libro intricato, colmo di misteri, inquietante e perfettamente coerente con il dramma umano che stiamo vivendo negli ultimi anni: l’angoscia derivante dal terrorismo internazionale. Un libro interessante e ricco di colpi di scena, un giallo che lascia senza fiato e che si fa leggere con grande piacere!
Il logista – Federica Fantozzi
Federica Bruno
