Comincio subito chiamandole diaboliche signore “in nero”, vado avanti definendole
“quella maledetta dozzina + due” ma, a parte gli scherzi, vi parlerň di 14 straordinarie scrittrici italiane.
Parto con Covito, Diamanti, Garlaschelli, Giaquinto, Lama, Tani, Vallorani e Verasani che, coalizzandosi brillantemente, ci incalzano con una serie di misfatti d’autore e trame mozzafiato da tener sveglio chiunque.
Pagine dure decise nelle quali, aleggia la violenza fisica e morale che porta alla vendetta.
Vendetta atroce, condita con follia, con angoscia, coniugata con disperazione, con orrore, dove ogni arma e mezzo diventano buoni, solo miracolosamente alleggerita dalla fantasia, ma sempre e solo condanna di ogni e qualunque tipo di sopraffazione.
Poi, divagando drammaticamente nell’alienazione della Losini, si plana nella reality fantascientifica della Piegai, uccidendo gli angeli con la Salvatori.
Con la Marini e la Bucciarelli la soave lievitŕ dell’humour emerge dalle pagine regalandoci due casi surreali, che esulando dalla rivincita e dalla punizione, ci fanno sorridere e chiudiamo l’ultima pagina con Sherlock Holmes e la polpetta di cloroformio di Lilly Silvesholmes della Sipos.
Alle signore piace il nero
Patrizia Debicke