Blu quasi trasparente



Ryu Murakami
Blu quasi trasparente
Rizzoli
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Nel Giappone giovanile ai tempi del cambiamento sociale e culturale con le ribellioni che sconvolgono la quotidianità, si snoda la vita di Ryu.Ryu ha quasi 19 anni, viene considerato un bambino stregato perché guarda il mondo in modo diverso rispetto i suoi coetanei. Lui e i suoi amici vivono come degli zombie senza prospettive e senza aspettative. Si aggrappano a tutto quello che è trasgressivo: uso smoderato di droghe, pasticche, alcool, sesso. Solo quando sono storditi e con la mente annebbiata si sentono tranquilli e in pace.
Romanzo corto ma molto concentrato.
Lo stile usato da Murakami è molto semplice, ma non per questo meno coinvolgente, infatti riesce a trasmettere al lettore esattamente tutte le sensazioni e le vicissitudini dei protagonisti.
Durante la lettura infatti abbiamo la sensazione di vedere intorno a noi questi ragazzi spesso sporchi, puzzolenti di vomito che si drogano e se non sono in compagnia di droga e alcool sono impegnati in orge. Il coinvolgimento è tale che al lettore sembra quasi di sentire l’odore dell’alcool, del vomito e del fumo circondarlo.
La vita dei ragazzi viene descritta in modo crudo e pesante, la casa in cui vivono è sporca, piena di scarafaggi che i ragazzi si divertono a uccidere scommettendo sul colore delle loro viscere, quasi a rispecchiare le loro menti, chiuse, sporche, andate, retrograde, infatti i ragazzi vedono le ragazze come oggetti sessuali, esseri inferiori che non sono degne di essere ascoltate o rispettate e giudicate come senza cervello, impossibilitate ad avere qualsiasi idea. Questo pensiero li porta a usare anche la violenza nei loro confronti, e le donne accettano tutto sottomettendosi. Lo stesso atteggiamento viene sopportato con la stessa sottomissione da Ryu, che, anche se maschio, viene trattato come le donne.
Un romanzo crudo e in alcuni punti quasi pornografico che denuncia alcune realtà e che per questo potrebbe turbare la mente di molte persone, perfino oggi che siamo abituati ad affrontare certi argomenti.
Nel complesso un ottimo libro che consiglierei anche se serve uno stomaco resistente.

 

Micol Borzatta

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