Caccia al lupo



Donn Mann, Ralph Pezzullo
Caccia al lupo
Tre60
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Un romanzo che mantiene quanto promette e cioè: azione pura in presa diretta e pieno di adrenalina, basato sull’esperienza personale di Don Mann, un veterano del Seal Team Six (oggi ufficiale istruttore) il corpo d’elite più micidiale e specializzato dell’esercito americano, formato da combattenti rotti a ogni impresa e selezionati apposta per affrontare le operazioni di antiterrorismo. Tanto per spiegarvi meglio, si tratta di un collega dei componenti della squadra speciale che dopo anni è riuscita a catturare ed eliminare Osama Bin Laden. Dopo i suoi primi romanzi Don Mann, che si avvale dell’apporto come co-autore di Ralph Pezzullo, giornalista, sceneggiatore e scrittore e che è un testimone attendibile di attentati, colpi di stato eccetera – come figlio di un diplomatico del Servizio di Stato americano sempre in giro per il mondo – viene paragonato ai maestri della military fiction, quali Andy McNab e Patrick Robinson.
Con dei cuochi così la trama, come un pranzo da tre stelle Michelin, non può deludere.
Si parte da Rabat, capitale del Marocco, dove un camioncino imbottito con tre quintali di esplosivo riduce in briciole l’ambasciata degli Stati Uniti. Si contano trentatre morti americani, ventiquattro marocchini e centinaia di feriti tra i quali anche l’ambasciatore. Il Washington Post definisce lo spaventoso attentato: come: “il peggiore attacco terroristico contro cittadini americani, dopo quello dell’11 settembre 2001”. L’attentato ha un matrice precisa e quasi una firma del suo artefice: Abu Rasul Zaman, fondamentalista e sadico assassino, figura di primo piano nella rete di al-Qaeda. Due settimane dopo, Thomas Crocker, un soldato che ha dedicato tutta la vita al suo paese e a combattere il terrorismo, è in volo con la sua squadra per il Pakistan. Copertura ufficiale: una spedizione alpinistica sul K2. Motivo reale: una soffiata alla CIA ha dato la posizione di Abu Rasul Zeman, nome in codice AZeta e bisogna catturarlo a ogni costo. E, proprio durante il volo, gli viene mostrato un video scaricato da un sito web fondamentalista in cui Zeman tortura e uccide barbaramente un giornalista americano. Contemporaneamente a Oslo una bella e bionda diciottenne di buona famiglia viene drogata, rapita e l’ultima frase che riesce a sentire prima di perdere definitivamente conoscenza è la seguente: “Imbecilli! Ve l’ho detto che lo sceicco la vuole intatta”.
Ma l’attacco al nascondiglio di Abu Rasul Zeman va a vuoto e lui riesce a fuggire. È uno scacco inaccettabile per Crocker e i suoi, anche perché salterà fuori che, a Marsiglia qualcuno, più precisamente un saudita di nome Safiq sta procurando ad AZeta del materiale molto pericoloso. Safiq non parlerà ma, tirando le fila, Thomas Crocker scoprirà che dietro ogni mossa c’è sempre lui, Zeman che si serve anche di turpi commerci per finanziare la sua rete. Ora per Crocker e i suoi uomini A Zeta, il sadico assassino, è l’obiettivo prioritario e, a maggior ragione, quando scopriranno che sta progettando un nuovo attentato mondiale di proporzioni colossali, mentre il tempo fugge troppo veloce, trasformandosi un implacabile ostacolo, peggio di al-Qaeda. E invece bisogna fermare il nemico, impedirgli di colpire. Con l’appoggio di Francia, Norvegia e Oman, servendosi di ogni possibile mezzo e senza esitare. Neppure di fronte a una sirena!

Patrizia Debicke

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