Il mostro del Verbano – Laura Veroni



Laura Veroni
Il mostro del Verbano
Morellini Editore
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Verbania, Lago Maggiore. Qualcuno si diverte a sequestrare, torturare e poi uccidere giovani donne dai capelli lunghi e neri. Un serial killer, un maniaco: non ci sono indizi sulla sua identità, solo il ritrovamento dei cadaveri delle povere ragazze. Una di loro, Samara,  riesce però a sopravvivere, anche se ridotta in stato semi vegetativo. Dopo la tragedia è la sorella maggiore Maraide, voce narrante per gran parte del romanzo, ad occuparsi di lei con dedicazione assoluta. 
La storia delle due sorelle si intreccia con quella del commissario Vailati, che indaga sui delitti, e con quella di Veronica, l’ultima vittima del mostro. Vediamo quest’ultima nel momento del rapimento e la seguiamo durante il sequestro e le torture che il maniaco le infligge. Due piani temporali si alternano, in un gioco tra presente e passato. 
C’è un momento cruciale in cui Maraide inizia ad avere dei sospetti sul colpevole,  scoprendo alcuni dettagli che collegano tra loro le vittime e attraverso informazioni che riceve dalla sorella malata, interpretando alcuni leggeri cenni del viso e poche sillabe che Samara riesce a fatica pronunciare. 
La donna sospetta e si muove con prudenza, mentre i giorni passano e l’ultima sequestrata ha le ore contate: il killer sevizia le sue vittime per due settimane esatte, poi  abbandona i loro corpi senza vita. Il commissario è in vicolo cieco, l’indagine è ferma, i suoi problemi familiari si acuiscono e lo distraggono, qualcuno sembra seguire Maraide: forse il misterioso assassino, deciso ad eliminare la giovane Samara, perché ancora viva e possibile testimone?
Ma tutto questo accade nel passato, perché ora le due sorelle abitano in riva al mare, a Follonica, e ricevono la misteriosa visita di una giovane donna, la cui identità viene svelata solo alla fine del libro. Le piste si intrecciano, si confondono, gli indizi sembrano non coincidere: nel frattempo è impossibile interrompere la lettura, perché rapiti dall’intreccio sapiente dell’autrice.
La lettura ci porta a vivere con Veronica le terribili ore della sua prigionia, con l’ispettore la frustrazione e il dolore delle sue personali tragedie e soprattutto con Maraide, tra la sofferenza per la condizione dell’amata sorella e la paura di un pericolo imminente.
In questo romanzo i tormenti e le psicologie di ciascuno dei personaggi sono parte attiva della trama e giocano un ruolo importante, sviluppandosi attraverso colpi di scena imprevedibili, dove niente è come appare. C’è spazio anche per un accenno di esoterismo, con la presenza di una medium, amica della moglie di Vailati, e le sue visioni profetiche.
Il mostro di Verbano è un thriller astuto e  intelligente, costruito con una scrittura chiara e limpida, molto visiva. Una lettura che appassiona, trascinandoci nelle vicende dei protagonisti (una su tutte il meraviglioso personaggio di Maraide) mentre veniamo rapiti dalle atmosfere vivide di un Piemonte malinconico e bellissimo e dal frizzante paesaggio del mare della Toscana con le sue spiagge infinite. 

Caterina Nicolis Lundgren

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