C’è un sole che si muore. Racconti gialli e neri di Napoli e dintorni



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C’è un sole che si muore. Racconti gialli e neri di Napoli e dintorni
Il prato
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Lo sappiamo… succede, il caldo, il sole cocente possono dare alla testa e spingerci ad atti inconsulti, che mai, forse, avremmo pensato di essere in grado di compiere.
E qualche atto inconsulto (anche se magari covato da tempo, senza che ce ne rendessimo conto) lo troviamo davvero, in questa ghiotta raccolta di racconti “estivi”, curata da Diana Lama e Paolo Calabrò, uscita da poco per le Edizioni Il prato.
Ma non solo… negli undici racconti che la compongono troviamo anche molto altro: vendette covate per anni e consumate con lucida spietatezza, sordidi segreti legati a vicende d’alcova, turpi e atroci commerci… e chi più ne ha più ne metta.
Tutti i racconti, qualcuno anche di autori famosi, sono godibili, e alcuni davvero belli. Ben scritti, drammatici o commoventi che siano, con la giusta suspense, in grado di lasciare “basito”, con il classico ribaltone finale, anche il lettore più smaliziato.
E tutti hanno un comun denominatore che li rende, secondo me, ancora più appetibili. Sono infatti tutti ambientati nella cornice di Napoli, alcuni in città (specie nel fascinoso centro storico), altri nelle campagne intorno, altri ancora sulla costiera.
Napoli ha un suo appeal che la rende unica al mondo, come sa benissimo chi ci abita ma anche chi ha già avuto la fortuna di visitarla. Un mix contrastante di colori, suoni, profumi, afrori, nostalgie, rimpianti, energie, palazzi un tempo splendidi e ora fatiscenti, periferie degradate, giovani disperati o al contrario pieni di idee positive, campagne assolate stupende o mangiate dalla speculazione, crudeli malavitosi e vittime designate.
E questa raccolta di gialli e noir (forse più noir che gialli), mette bene in risalto anche tutti i motivi per cui ci si può innamorare davvero di queste terre, tanto da desiderare di andarci a vivere. Sempre però facendo molta, molta attenzione… perchè, ricordiamocelo, lì intorno “C’è un sole che si muore”.
Da gustare e centellinare… al riparo sotto l’ombrellone, quindi (la prudenza non è mai troppa), ma anche al fresco della montagna.

Gli autori: Diana Lama, Paolo Calabrò, Luciana Scepi, Ugo Mazzotta, Sibyl von der Schulenburg, Francesco Costa, Vittorio Del Tufo, Piera Carlomagno, Alessandra Pepino, Riccardo Fabrizi, Diego Lama.

Gian Luca Antonio Lamborizio

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