Riviera di ponente ligure, estate 2001.
Il ritrovamento di un cadavere nella piazza centrale di un sonnacchioso paesino nella provincia di Imperia scuote il torpore generale.
Gli scontri tra no-global e polizia nella vicina Nizza sono un ricordo ancora recente (Dicembre 2000), e il G8 di Genova in programma tra pochi giorni rende l’atmosfera tesa ed irrequieta.
La locale stazione dei carabinieri si ritrova a gestire un problema in più quando arrivano da Roma segnalazioni su cellule operative sul territorio delle (rinate) brigate rosse.
Fra visite di insigni esponenti del governo e preparativi per attentare alla vita degli stessi, complotti veri o presunti e infiltrazioni strategiche, si staglia la figura di Luciano Balestra. Coi suoi occhi e coi suoi movimenti viviamo questa storia, attraverso le sue passioni e traumi mai superati ci sentiamo dentro la vita quotidiana della riviera di ponente ligure.
Lo stile del diario romanzo rende il ritmo galoppante e la lettura agevole. Un giallo, o fanta-thriller secondo l’autodefinizione dell’autore Achille Maccapani, veloce e con un colpo di scena finale, reso ancor più appetibile per i riferimenti a situazioni e persone reali. Un espediente, quest’ultimo, che ci fa rivivere i tragici giorni del G8 di Genova del 2001, e che ci porta a farci delle domande: com’era quell’Italia? Com’era quel mondo? Com’ero io?