Arthur Malory, discendente del cavaliere e scrittore Thomas Malory, è un grande appassionato del Santo Gral, passione tramandata di generazione in generazione nella sua famiglia. Proprio per questa sua passione lo porterà, dopo aver visto uccidere due suoi amici con cui condivideva questa passione, ad affrontare un’avventura che lo porterà in Spagna, Francia, Italia e alla fine a Gerusalemme. Come in tutti i suoi libri, anche in Il calice della vita, Glenn Cooper riesce a mischiare storia e fantasia ad arte, quasi da non capire dove finisca la prima e inizi la seconda. Pur avendo usato un argomento già fin troppo sfruttato, è riuscito a creare una storia che lo descrive in un modo del tutto nuovo. Lo stile e il linguaggio usati sono molti semplici, anche nelle parti un po’ più tecniche. Viene raccontato tutto in terza persona permettendo al lettore di avere informazioni maggiori di quelle in mano ai personaggi, portandolo spesso, durante la lettura, a volerle comunicare ai personaggi con i quali ha legato maggiormente per proteggerli e aiutarli, grazie al coinvolgimento che Glenn Cooper riesce a creare tramite il suo scritto con il lettore. La descrizione dei personaggi non sono molto approfondite, ma riescono a trasmettere comunque al lettore la sensazione di averli di fronte. Discorso che non vale per i luoghi, che invece vengono descritti un po’ più dettagliatamente, anche se tramite gli occhi dei personaggi che ci interagiscono, e riescono a trasportare il lettore nello spazio e nel tempo come se effettivamente fosse personalmente con loro. La trama non si svolge in una linea temporale lineare, ma presenta dei salti nel passato che aiutano il lettore a capire lo svolgimento dei fatti. Questi salti temporali vengono inseriti come capitoli autoconclusivi e si alternano ai capitoli di narrazione, evitando in questo modo di creare confusione nel lettore. Molto approfondite le ricerche storiche fatte dai personaggi durante le loro indagini, che dimostrano una profonda conoscenza dell’argomento da parte di Glenn Cooper. Anche questa volta Cooper dimostra grande professionalità, creatività e bravura nel creare un grande romanzo all’altezza degli altri scritti in passato, invogliando il lettore ad attendere con ansia il prossimo libro per essere trasportato nuovamente in un’altra avventura sapendo che sarà entusiasmante e piena di colpi di scena oltre che nozioni interessantissime.
IL CALICE DELLA VITA
Micol Borzatta
