Lo ammetto questo è il libro dei ripensamenti.
Perché appena preso in mano il tomo, bello, pesante, con questa copertina nera accattivante e scritto tutto fitto, mi domandavo cosa avesse spinto l’editore a volerlo ripubblicare dopo dieci anni; se poi ci mettete che iniziando a leggerlo mi domandassi cosa rappresentasse il titolo, che mi sembrava alquanto particolare e la sensazione non migliorava leggendolo, anzi, ero sempre più convinto che il titolo non fosse proprio azzeccato, ero abbastanza titubante.
Per fortuna è intervenuta la bravissima Angela che con la sua scrittura scorrevole e la sua dialettica mi ha letteralmente ammaliato (sarà mica perché faceva l’avvocato?), portandomi per mano a conoscere i molti personaggi di questa “attualissima” storia. Ed ecco perché, secondo me, il desiderio dell’editore di farla conoscere, pubblicandola ancora dopo tanto tempo. I personaggi dicevo, sono tanti e tutti importanti, raccontati con dovizia di particolari, ma senza mai stancare o strafare, riuscendo a farti appassionare alle loro storie, dimenticando le ambientazioni e a momenti i tragici eventi che sono a contorno delle loro esistenze. Non fraintendetemi, non è che il libro dal punto di vista thrilling sia lacunoso, anzi è ricco di colpi di scena, dosati con maestria e mai scontati, col risultato che non riesci a distrarti un attimo, ma è che le descrizioni dei personaggi sono così reali, così coinvolgenti che non riesci a non appassionarti alle loro storie e a soffrire con loro. È per questo che il finale ti lascia l’amaro in bocca, è per questo che a dieci anni di distanza questo libro merita ancora di essere letto.
Le ragioni del lupo
andrea zannini