Tornano i protagonisti di “Biancaneve deve morire”, questa volta alle prese con un’indagine che li condurrà in un abisso di orrore. Il cadavere di un’adolescente sconosciuta riemerge dalle acque del Meno. Una famosa giornalista televisiva alle prese con un’inchiesta scottante, rapita e brutalmente seviziata. Una bambina con comportamenti strani e preoccupanti. Quale orribile verità si cela dietro a questi casi apparentemente scollegati? Chi è il “Lupo cattivo” che si nasconde nell’ombra? Partendo dai pochi indizi in loro possesso, gli investigatori iniziano a indagare sempre più a fondo nel marcio, in un’indagine che arriverà a coinvolgerli personalmente, mettendo a repentaglio le loro carriere, le loro vite e scoprendo verità impensabili. Un argomento durissimo, atroce, una storia che racconta uno dei crimini più aberranti, la pedofilia, riuscendo a descriverne l’orrore profondo, senza però mai indugiare in particolari morbosi o descrizioni disturbanti. Al contrario l’autrice si concentra sulle vittime, e sui danni psicologici indelebili che subiscono. E’ un libro che al di là della buona trama gialla, godibile e intrigante, rivela attenzione, indignazione e denuncia di un problema drammaticamente attuale e troppo spesso conosciuto ma taciuto.
Lupo Cattivo
Cristina Aicardi
