Il cerchio del fantasma



Fausto Tanzarella
Il cerchio del fantasma
Oakmond Publishing
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Il cerchio del  fantasma 
Siena fa da teatro alla caccia ad un fantasma assassino
Andrea Olmi, professore ed autore di gialli storici, viene coinvolto nelle indagini su una serie di delitti, iniziata da quello di una sua carissima amica, che lo porteranno a scoprire tutti i misteri del circolo ristretto di amicizie di lei, noto anche come “il cerchio magico”, per la loro comune passione per l’esoterismo. Ed è proprio l’esoterismo che sembra essere al centro delle indagini, quando uno dopo l’altro, questi facoltosi quando stravaganti personaggi vengono minacciati e poi uccisi in modo misterioso da quello che sembra essere il fantasma di un loro conoscente defunto, che svelerà man mano i loro segreti nascosti.
Olmi nel corso delle indagini, affiancato da un concreto quanto disincantato commissario Attilio Pezzullo, che inizialmente lo interroga come sospettato, poi decide di avvalersi della sua arguzia per evere nuovi spunti in un’indagine che sembra esser uscita più da un romanzo d’autore che dalle realtà, si troverà a svelare il passato della sua amica e del suo esclusivo circolo, ma anche a riavvicinarsi a Katia, la bella giornalista che due anni prima gli ha spezzato il cuore, e che ancora non è riuscito a dimenticare.
La bellezza della narrazione de Il cerchio del fantasma, oltre alla trama che incatena il lettore e che riserva un colpo di scena dopo l’altro, è anche dovuta al realismo che vi si respira: l’ambientazione nella città di Siena negli anni ’90 è perfettamente ritratta nei gesti dei personaggi e nello svolgersi dell’azione.
Il lettore respira l’atmosfera della città, ma ancor più quella dell’epoca, vicinissima, ma in qualche modo lontana da quella attuale, ed ancor vivida.
Tanzarella mostra anche in questo romanzo il suo tocco da scrittore storico, riportando il lettore negli anni ’90, con i personaggi che utilizzano solo i telefoni fissi (e persino le cabine telefoniche), dove i computer sono ancora una tecnologia nuova e poco utilizzata, ed è abitudine comune fumare negli uffici, nei locali pubblici e nelle case. Si tratta di poco più di un ventennio, ma chi vi ha vissuto, leggendo questo romanzo non può che accorgersi di come, in effetti, si tratti di un’altra epoca, e che da allora davvero tanto è cambiato.
Il cerchio del fantasma risulta leggero, scorrevole e piacevolissimo: i personaggi sono estremamente vividi e realistici, delineati nei loro tratti e nella loro provenienza con dovizia di particolari, ma senza che la narrazione ed il ritmo del giallo ne risentano; e non bisogna dimenticare il mistero del fantasma, che riserva svolte imprevedibili nelle indagini… fino ad un finale davvero inaspettato.

Diana Perazzolo

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