Ragionevoli dubbi



gianrico Carofiglio
Ragionevoli dubbi
sellerio
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Con Ragionevoli dubbi Gianrico Carofiglio ha scritto uno dei romanzi più belli di questa stagione letteraria. Torna l’ avvocato Guido Guerrieri (già protagonista di “Testimone inconsapevole” e “Ad occhi chiusi“) , torna Bari con i suoi sapori, la sua bellezza, la sua cultura. Il romanzo inzia con un ulteriore abbandono di Guerrieri, l’ amata Margherita se ne vuole andare “Ho avuto una buona offerta per un nuovo lavoro. Un’ offerta molto buona. Ma se l’ accetto devo partire e stare fuori parecchi mesi. Forse un anno“. Un alltro addio? Altri attacchi di panico, crisi d’ ansia? Ma questa volta Guerrieri non ha tempo di pensare, Fabio Paolicelli che negli anni della lotta extraparlamentare era detto Fabio Raybàn, lo nomina suo difensore. “Erano gli anni settanta. Un lungo, livido telegiornale in bianco e nero che nei miei ricordi comincia con le immagini di Piazza fontana subito dopo la bomba. Avevo sette anni ma ricordo tutto benissimo: le fotografie sui quotidiani, i servizi in televisione, persino i discorsi in casa fra i miei genitori e con gli amici che venivano a trovarli“.
Un tuffo nel passato, e il presente con Fabio Paolicelli in carcere che si dichiara innocente, condannato in primo grado per traffico di droga. Parte una lunga corsa alla ricerca della Verità, tra trafficanti e malavita. E poi tutti, compreso Guerrieri, ci innamoriamo di Natsu Kawabata, moglie di Paolicelli, ex modella, ora mamma esemplare e splendida cuoca della prestigiosa scuola giapponese “Quando entrò nella mia stanza la riconobbi subito. Disse buonasera, mi diede la mano, si sedette davanti alla scrivania senza togliersi il cappotto e senza nemmeno sbottonarlo. Aveva un profumo leggero, essenza di ambra, con una nota più aspra che non riuscivo a decifrare. Vista da vicino sembrava meno giovane e ancora più bella di qualche giorno prima in tribunale.”.
La foto in copertina da I sogni di ieri di Jack Vettriano (Portland Gallery, Londra) ci fa immaginare, ma le descrizioni ci dannò di più, ce la immaginiamo in carne e ossa, magari ballando con lei “These days miracles don’t come falling from the sky” da Shangri-la di Mark Knopfler. Come detto c’ è Bari che potrebbe essere Tangeri, o Casablanca o Marsiglia o un altrove. Nell’ indagine entra anche un poliziotto amico di Guerrieri, Carmelo Tancredi, altra figura letteraria bellissima e pulita, e altri ex- compagne e compagni di Università di Guido, ora Magistrati alla ricerca di un mondo migliore. Va citata anche la “Osteria del caffellatte“, che nonostante il nome è una libreria gestita da un ex-professore di liceo con l’ insonnia cronica (“Aveva tenacemente detestato il suo lavoro di professore per tutti gli anni in cui era stato costretto a farlo“), e aperta solo la notte, e dove Guerrieri si rifugia perchè “Le librerie fanno da ansiolitico e da antidepressivo” , con lui tante e tanti altri lettrici o lettori “Ci sono tre tavolini e un piccolo banco da bar. Se ne hai voglia puoi bere qualcosa o mangiare una fetta delle torte che Ottavio prepara nel pomeriggio, prima di aprire. La mattina presto puoi fare colazione con le stesse torte e il caffelatte. Se ti trovi in libreria al momento della chiusura, lui ti regala la torta avanzata, ti dice ci vediamo domani, chiude e poi, davanti all’ ingresso, si fuma l’unica sigaretta della giornata“.
Come va a finire lo scoprirete leggendo, perchè un filosofo ha detto che i fatti, le azioni in sè, non hanno alcun senso. Può avere senso solo il testo della narrazione degli eventi e delle azioni compiute nel mondo. Un libro da leggere, rileggere, far leggere. (davide fent)

Gianrico Carofiglio – Ragionevoli dubbi – Sellerio
GIUDIZIO: trepistole

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