Dopo il grande successo di Il libro segreto di Jules Verne, tornano le avventure degli illustri professori Bianchessi e Crovi. Stavolta offrono ai loro lettori grandi e piccini (dagli otto anni in su) che abbiano voglia di leggere e di sperimentare le astute trovate della loro illimitata fantasia, una astrusa storia di pirati e naufraghi, che parla di antichi manoscritti ,di misteriose e forse pericolose lettere ritrovate, di intere squadre di nerboruti poliziotti inglesi armati di cattive intenzioni e di una molto composita formazione di giocatori di cricket, sia che giochino bene e no.
La notizia comparsa nelle pagine di cronaca del Times è quella del ritrovamento, nell’autunno del 202, del cadavere di Alan Collins, famoso finanziere, collezionista e diretto discendente dell’ultimo straordinario boia d’Inghilterra.
Il decesso del magnate, ritrovato morto nella sua casa di campagna a Bibury nella contea di Gloucestershire, ha costretto Scotland Yard ad aprire un’inchiesta.
Da indiscrezioni trapelate alla stampa si è appreso infatti che Collins è stato ritrovato in salotto, comodamente adagiato in poltrona con tra le mani un grosso volume. Ma vicino a lui la polizia ha trovato anche la copia di una lettera spedita ai celebri professori italiani Bianchessi e Crovi. Una lettera nella quale Alan Collins chiedeva loro una consulenza per verificare o meglio una perizia per arrivare ad autenticare se detto “libro” fosse da attribuire allo scrittore scozzese Robert Louis Stevenson. Insomma, un suo favoloso scritto dedicato al pirata Long John Silver. E se fosse, un eccezionale ritrovamento. Morte naturale? Oppure… Comunque si è preferito fare un’autopsia.
Poi per provare comunque a far piena luce sullo strano caso i funzionari di Scotland Yard si sono visti costretti a convocare subito a Londra i due studiosi italiani, Bianchessi e Crovi, che hanno ammesso di aver ricevuto la lettera con dentro anche alcune lettere autografe firmate da Robert Louis Stevenson e Arthur Conan Doyle, ma di non aver ricevuto il racconto dedicato a Sherlock Holmes citato nelle lettera di Conan Doyle.
Ragion per cui verranno trattenuti in stato di fermo fino a quando il racconto, arrivato in ritardo per un disguido postale (dannata Brexit) proverà la loro buona fede e finalmente permetterà loro di trasferirsi in albergo solo la “protettiva” ala della polizia. Anzi avranno anche la piacevole sorpresa che i racconti a loro inviati sono due e il secondo porta la firma Rudyard Kipling.
Ma la loro avventura londinese è appena cominciata perché, dopo essersi immersi nella lettura di Conand Doyle e aver scoperto una funambolica magia da prestigiatore quale era Houdini, seguita da una spaventosa Tempesta Shakspeariana di Kipling, la mattina dopo, mentre sono intenti a gustare una sontuosa e britannica colazione, i due studiosi italiani verranno rintracciati da solerti funzionari in borghese e puntualmente riaccompagnati nella sede di Scotland Yard per prendere in consegna la copia del volume di Mr. Collins.
Seduti uno accanto all’altro Bianchessi e Crovi cominciano a esaminarlo. Ma per farlo come si deve, benché il romanzo appaia incompleto, la loro analisi richiederà parecchie ore. Intanto il testo comincia subito a sorprenderli con le prime avventure. E poi … chissà cosa scopriranno mai leggendo quello che la polizia ha ormai schedato come «Il libro segreto di Long John Silver…»
Insomma un compendio o potpourri che vede riuniti al lavoro sia tanti celebri ormai storici investigatori, famosi e straordinari illusionisti e altro per quanto possa servire.
E già perché, non paghi i nostri si offriranno senza risparmiarsi, vicende di Long John Silver, del figlio Danny, dei fratelli Morgue, di pirati, spettri, naufragi. E poi la storia di Capitan Assassino e delle sue povere e disgraziate mogli, trattate alla stregua di ben pasciuti porcellini, e infine ma certo! Anche gli Allahakbarries, l’eterogenea squadra di giocatori di cricket creata da James Barrie, il papà di Peter Pan, messa in campo fra il 1890 e il 1913, quasi un misterioso club di scrittori fondato forse per inventare nuove storie. Composta da Gilbert Keith Chesterton, Rudyard Kipling, Jerome K. Jerome, P.G. Wodehouse, A. A. Milne e Sir Arthur Conan Doyle. Pare che addirittura Barrie avrebbe voluto far entrare nella sua squadra H. G. Wells e persino convincere Robert Louis Stevenson. Ma esiste poi un qualche logico legame tra gli Allahakbarries e la morte di Mr Collins? E perché mai un’inedita e incompiuta avventura di Long John Silver potrebbe diventare la chiave di un segreto?
Sarà? Comunque l’autopsia ha rivelato che Mr Collins è morto perché il suo cuore, non troppo a posto, ha deciso di fermarsi all’improvviso, motivo per cui Scotland Yard ha subito fatto chiudere il caso.
E anche i due studiosi italiani, dopo essersi consultati gli amici scrittori: lo svedese Björn Larsson e l’italiana Margherita Oggero, sono stati dello stesso avviso, optando per la probabile ipotesi di una intrigante invenzione…
Perché vedete, questa storia di manoscritti e lettere ritrovate, di poliziotti e giocatori di cricket, di investigatori e illusionisti in grado di stupire gli illustri professori Bianchessi e Crovi, come probabilmente accadrà con i lettori, si presterebbe senz’altro a diventare un gioco da tavolo.
Il libro segreto del pirata Long John Silver – Luca Crovi e Peppo Bianchessi
Patrizia Debicke