La banda dei colpevoli – Sarah Savioli



Sarah Savioli
La banda dei colpevoli
Feltrinelli
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La banda dei colpevoli è l’attesissimo ritorno di Anna Melissari e del suo fantastico mondo. Perché Anna, a causa di una ischemia, ha ricevuto il dono di comunicare con tutti gli esseri viventi.
Il libro si apre con Annina alle prese con una seduta di psicoterapia tenuta da una professionista di tutto rispetto, a voi il piacere di scoprire di chi si tratta… La seria e preparata specialista sta cercando di aiutarla nel suo processo di autoconsapevolezza, eh sì, perché l’unica certezza di Anna sono i sensi di colpa, il suo non ritenersi mai all’altezza e il suo irrefrenabile senso del dovere, che la spinge anche oltre il dovuto e il doveroso, convinta che questo sia l’unico modo di mostrare e quindi ricevere amore e affetto.
La banda dei colpevoli è incentrato sui problemi di gestione familiare della protagonista che, a causa di un viaggio di lavoro del marito Alessandro, in Islanda alle prese con gelo polare, muschi, licheni, geyser e improbabili piatti, si ritrova sulle spalle tutto il peso della gestione famigliare. Il piccolo Luca accusa malesseri “scolastici”, il padre deve essere seguito nelle sue terapie e la sorella è alle prese con l’arredamento del nuovo appartamento. Ed è proprio a causa della sorella che Anna si ritroverà per caso coinvolta in una nuova inchiesta insieme al burbero Cantoni, al premuroso Tonino e al dolce Alano arlecchino Otto. Anche nell’indagine sarà centrale la famiglia.
Una giovane donna si rivolge all’agenzia di Cantoni perché c’è qualcosa nella morte di un’amata zia, apparentemente deceduta durante una rapina in casa, che non la convince. L’indagine porterà Anna e i suoi soci a scavare nel passato della famiglia, tra rancori, sospetti, invidie e vendette. Come sempre, ad aiutare Anna e i suoi soci sarà il nutrito gruppo di animali che i protagonisti incontrano indagando. Animali che Savioli tratta alla pari degli altri protagonisti, non umanizzandoli, ma dando loro dignità e rispetto, anche quando di tratta di Giasoneh, un piccolo geco di pochi centimetri, mitomane e psicopatico, convinto di essere una spietata macchina di morte.
Anna non parla con loro, ma dialoga, ascoltando le loro risposte e i loro pareri, trattandoli alla pari, senza alcuna superiorità “umana”, consapevole di avere a che fare con degli esseri simili anche se diversi.
Sono dei vicini, con cui coabitiamo e che hanno diritto a rispetto e attenzione e a una convivenza civile. Anna, per esempio, parla con il gatto anche dell’educazione del figlio, mentre alle sue spalle il ficus è in preda a una crisi adolescenziale.  E nella costruzione dei loro caratteri ancora una volta l’autrice cerca di rompere ogni cliché e ogni pregiudizio, mostrandoci come si debba andare oltre la prima impressione. Ecco quindi, tra gli altri, una gatta pacifista, vegana e dedita all’aiuto dei topi bisognosi, delle pantegane gangsta di fogna periferica disponibili a trattare la pace con delle gazze, e un topo di fogna cittadino ben educato e rispettoso. E poi due dobermann violenti, ma incredibilmente cretini (difficilmente, infatti, violenza e intelligenza vanno di pari passo). Un punto di vista, quello degli animali, che ci regala ,oltre a un’acuta ironia, uno sguardo reale sul mondo e sui nostri comportamenti privo delle storture  o delle consapevoli  omissioni tipiche di noi umani, stigmatizzando così i nostri comportamenti troppo spesso poco corretti. E proprio il suo dialogare con gli animali e ascoltare la natura intorno a lei farà comprendere a Anna come debba liberarsi dal suo senso di inadeguatezza e dal desiderio di mostrare a tutti  coi fatti il suo amore perché l’affetto si riceve, e si deve ricevere,  per ciò che si è e non per ciò che si fa. Sarah Savioli ha il dono di una straordinaria naturalezza di scrittura e di un grande umorismo e
La banda dei colpevoli, narrato in prima persona, è una carezza per il cuore che , regalando parecchi sorrisi, ci fa viaggiare con Anna direttamente nel suo meraviglioso mondo, spronandoci  a liberarci dai pregiudizi, ad aprirci verso gli altri  e ad abbracciare e ascoltare la natura.

Cristina Aicardi

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