Da Stefano Di Marino il professionista non ci aspettiamo un romanzo strappalacrime anche se, mai decidesse di scriverlo, gli riuscirebbe e ci farebbe commuovere sull’affilatezza delle rosee guance di Biancaneve…
Ma no! Anche stavolta ci ripropone Chance Renard, uno Chance forse diverso, provato, a tratti malinconico, ma sempre pronto a rimettersi in gioco e ad accettare una sfida.
Il suo orizzonte č cambiato. Lasciata Parigi, Renard si muove, respira e agisce a Milano, in questa gangaland,un territorio dove quando piove chiazze di liquido fetido riflettono le luci dei fanali e invisibili squali si affrontano…
Ferrillo, un vicequestore, un puro, degna persona, č stato massacrato in un bar mentre faceva colazione. C’č a monte un’indagine riservata sulla guerra tra gruppi mafiosi.
Il ritorno di un boss? L’Italia rischia di diventare lo scenario funebre di un gioco al massacro tra crimine organizzato, terrorismo mercenario e servizi deviati?
Lorenza Ferri, sostituto procuratore della Repubblica, donna bella ma fredda e volitiva, č costretta suo malgrado dalla divisione sicurezza europea a chiedere l’aiuto di Chance Renard. Unica traccia, un travestito, Fernanda e un mistero, Omega.
Cos’č Omega? Renard riparte per un’altra avventura avvalendosi della sua vecchia squadra: Tommaso il falso gobbo, la Bimba, l’innocenza personificata che ha imparato il male e gli altri… Ma le carte sono truccate.
I nebulosi estremi del triangolo portano da Milano alla Transnistria, ai confini della Moldavia, per tornare a una Genova minacciosa. L’impegno si rivelerŕ durissimo. Chance Renard sarŕ costretto a vedere al buio, districandosi in un labirinto di alleati infidi e nemici feroci.