Il segreto dell’inquisitore -James Rollins



James Rollins
Il segreto dell’inquisitore -James Rollins
Editrice Nord
Compralo su Compralo su Amazon

Streghe, Inquisizione, tecnologia: questo sono i tre ingredienti principali di Il segreto dell’Inquisitore, un giallo ad alta tensione. L’inizio ci riporta alla Spagna del 1611, in pieno periodo di caccia alle streghe, quando una misteriosa reliquia viene affidata da un condannato a uno degli inquisitori. Con un salto temporale ci ritroviamo nel presente a Coimbra, in Portogallo, all’interno della splendida Biblioteca dell’Università i cui custodi principali sono i pipistrelli… Ma non sono questi utili animaletti che possono fermare gli uomini con tunica nera e benda cremisi giunti lì con uno scopo preciso: uccidere le cinque donne che si sono riunite per testare un innovativo programma di Intelligenza Artificiale. Le donne vengono uccise ma l’ideatrice del software Mara Silviera, che guidava l’esperimento da un’altra parte del campus, si salva e fugge portando con sé il prezioso progetto, il cui nucleo è racchiuso in una sfera di vetro e titanio. Da qui inizia una battaglia senza esclusioni di colpi tra i misteriosi uomini vestiti di nero, eredi degli Inquisitori del passato, e la Sigma Force, la divisione segreta della Difesa USA incaricata di combattere i crimini tecnologici, e che è velocemente intervenuta a proteggere Mara. Anche perché questa volta non si tratta solo di salvare il mondo da una minaccia spaventosa ma di strappare al pericolo le vite delle famiglie dei due agenti Gray e Monk. Infatti un commando di criminali russi, capeggiato dalla spietata Valya, riduce in fin di vita Kat la moglie di Monk e ne rapisce le figlie e rapisce inoltre la moglie di Gray, all’ultimo mese di gravidanza. Tutto ruota attorno alla sfera ultratecnologica che racchiude in sé l’embrione di una IA altamente evoluta e in grado di apprendere nuove informazioni alla velocità della luce. Tutti sembrano interessati a impadronirsene, l’Inquisizione, la criminalità russa e chissà quanti altri. Per Mara la difficoltà principale è fare in modo che Eva, così si chiama la IA, “cresca” con sentimenti positivi e umani, per impedire che possa diventare un pericolo. E quando si scopre che gli Inquisitori sono riusciti a trafugare parte del programma e a progettare un’altra Eva diabolica, il destino del mondo sembra ormai segnato.
Ci troviamo di fronte a un giallo decisamente particolare che ci porta a riflettere, ricorrendo a numerosi elementi fantasiosi, su un problema reale, sul quale anche Stephen Hawking aveva espresso i suoi timori. L’Intelligenza Artificiale è una delle nuove frontiere della programmazione e non è ancora certo a cosa può portare. Lo sviluppo di un’intelligenza incommensurabilmente più veloce e potente di quella umana non ha solo risvolti positivi riguardo la risoluzione di questioni tecniche e scientifiche. Un’intelligenza in grado di modificarsi, ampliarsi, controllare tutto e infiltrarsi ovunque può anche rappresentare un pericolo per l’umanità perché arrivata a un certo grado di sviluppo può decidere autonomamente cosa le è utile e cosa no e trasformare gli uomini in “sudditi” o addirittura decidere di eliminarli se li ritiene pericolosi per la propria esistenza.
La lettura de Il segreto dell’Inquisitore diventa così uno stimolo a indagare più a fondo sulla logica della scoperta scientifica e sull’uso non sempre benigno di ogni nuova conquista.

 

 

Cristina Bruno

Potrebbero interessarti anche...