L’uomo con la valigia



Francesco Recami
L’uomo con la valigia
Sellerio
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Milano e dintorni. Inizio primavera 2014. L’ex tappezziere in pensione quasi 70enne Amedeo Consonni (appartamento 8) e l’ex professoressa divorziata sua attuale compagna Angela Mattioli (2, ma ha anche altre quattro deleghe) vanno all’assemblea del condominio della casa di ringhiera dove vivono. Una coppia di arrembanti architetti ha appena comprato due appartamenti e vogliono convincere la ventina di inquilini che sono urgenti costosi lavori strutturali e forse a molti conviene vendere, ci pensano loro. Quasi finisce a botte, ma Amedeo ha un appuntamento, quando escono si defila, la nipote Ketty gli ha chiesto aiuto, corre dove lei gli ha detto e trova una bella giovane insanguinata nella vasca, qualcuno lo fotografa con il coltello in mano, fugge con una sgangherata valigia, entra in clandestinità per risolvere l’arcano. Le due storie corrono parallele: Angela è arrabbiata ma deve scongiurare il ricatto sulla casa, Amedeo è disperato e, credendo di doversi proprio salvare la vita, comincia a commettere vari reati. L’ennesimo guazzabuglio inestricabile.
Ottima parodia del genere e dissacratoria parodia delle serie di genere (iniziata nel 2011) per l’ottimo affermato fiorentino 59enne Francesco Recami; da una decina d’anni pubblica bei romanzi, fuori e dentro la serie. Nel quinto romanzo (dei sei preventivati) sulla casa di ringhiera (modesto edificio del primo Novecento, con una corte rettangolare e ringhiere di ferro battuto, nel quartiere milanese Casoretto) si fa un po’ il verso, in terza varia al passato come al solito. Al centro vi è quasi sempre il vedovo anziano ingenuo curioso collezionista di notizie, articoli e appunti per ogni crimine dell’ultimo ventennio, che riprende addirittura a fumare e finisce in un rifugio antiatomico. Tornano tutti gli altri noti inquilini e godibile resta la fantasia esilarante nell’intreccio di destini e casi, caratteri e personaggi. L’agente Miglietta ha già pubblicato tre libri di genere noir, lui che si intende di cimici intercettatorie e servizi da caffè. Si mangia locale, brianzetta e china calda.

Valerio Calzolaio

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