In fondo al tuo cuore

Maurizio De Giovanni


Maurizio De Giovanni
In fondo al tuo cuore
Einaudi
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Continua l’attesa saga del Commissario Luigi Alfredo Ricciardi con il settimo volume e questa volta l’autore ci porta in un caldissimo Luglio del 1932, nei giorni che precedono la Festa della Madonna del Carmine.
Un prestigioso primario, ginecologo dell’antico Policlinico, viene trovato morto nel cortile dell’ospedale, venti metri sotto alla finestra aperta del suo studio.
Il Commissario Ricciardi con il suo fido Brigadiere Maione, indaga fino a scoprire l’artefice del delitto.
Il caldo è insopportabile quanto la gelosia di Maione, preoccupato per alcune uscite della sua Lucia e di Ricciardi che soffre sia per lo stato di salute della sua amata tata Rosa che per l’allontanamento di Enrica poco incline all’attesa e agli slanci passionali utili alla conquista dell’uomo che pensa di amare.
Livia, innamorata e fattiva, organizza la più attesa festa dell’estate e con l’aiuto di Libero Bovio, Ernesto Tagliaferro e Nicola Valente, decide di ripresentarsi al pubblico e cantare per il suo Ricciardi “ Passione” , meravigliosa canzone presa in prestito da Maurizio de Giovanni dal 1934.
Ma de Giovanni ha abituato i suoi lettori a ben altro.
Ogni personaggio è attore protagonista di una storia struggente nell’instancabile danza umana che lascia intravedere l’abisso.
Napoli con i suoi vicoli bui e traboccanti di vita , non si accontenta di fare da sfondo lasciando il lettore orfano di una città che forse non esiste più.
In particolare Bambinella, il femminiello informatore di fiducia del Brigadiere Maione, in questa storia diverte e intenerisce fino alle lacrime.
La lettura offre continui spunti di riflessione personale e il lettore, accompagnato dalla sapiente e sensibilissima mano dell’autore, entra nelle stanze più segrete dell’anima , senza avere mai la sensazione che i personaggi esistano in un luogo lontano, siano essi vittime o carnefici, amanti o amati.
È sorprendente come, facendo un viaggio negli anni Trenta, ci si trovi di fronte alle domande più sottili che affiorano quando, in solitudine, si pensa a se stessi

Laura Pace

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