Juke box



Erica Arosio, Giorgio Maimone
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La strana coppia di investigatori milanesi Greta e Marlon  torna in Juke box  pronta a ficcarsi in un’indagine legata agli ambienti della canzone italiana anni ’60, al seguito del Cantagiro.
Milano, 1964. L’arrivo di foto molto compromettenti prelude a un abietto ricatto. Il bersaglio prescelto è Massimo Ferranti, sulla quarantina, ricco discografico di gran successo e amico d’infanzia e di adolescenziali corse in bicicletta e sfide in barca a vela della nostra amica avvocato, Greta Morandi, alla quale chiede aiuto. Ma il Cantagiro sta per iniziare e i migliori cantanti della sua scuderia sono in gara. Così, per cercare di risolvere il caso, Greta e Marlon, ancora scombinato e in lenta fase di recupero, dovranno scortare Ferranti, seguendolo in macchina per tutte le tappe del giro d’Italia in musica, sballottati tra la folla dei concerti e i fan a caccia di autografi, con Gianni Morandi sempre in pole position, giornalisti pronti allo scoop a ogni costo, complicati scambi di amori e insidiose invidie pronte a colpire. Intanto, Tom Dubini, lo storico “fidanzato” di Greta, in uno slancio di generosità è partito per Las Vegas per scoprire cosa c’è dietro l’omicidio di Iole, mamma di Wladimiro, l’amore di Marlon, che si è fatta ammazzare inseguendo un irrealizzabile sogno di gloria. Nel frattempo la Triade è pronta, in agguato. Si va, si va, cambiando di continuo scenario, personaggi, situazioni e, solo in uno spumeggiante e temerario finale. tutti i fili di Juke Box potranno riallacciarsi e ricongiungersi. Milano è ancora là a fare da sfondo e da  punto fermo alla trama, gradevole e vintage come sempre, ma per l’ormai strana ma collaudata coppia di investigatori questa sarà sicuramente un’indagine diversa e, questo lo posso anticipare, per la prima volta dovranno restare lontani da Milano. La serie dei gialli con Greta e Marlon ha raggiunto il traguardo del quarto episodio. Greta avvocato penalista, la mente dei due con il suo socio e braccio fattivo Marlon, ex partigiano di idee di sinistra e detective in caccia di colpevoli, in Juke box però ci intrigherà con un certo scambio di ruoli. Toccherà a Greta, infatti, muoversi in quel particolare mondo al confine di una certa supponente arroganza milanese e indagare per sbrogliare il caso. Il suo fattivo “braccio” Marlon, invece, è fuori fase, ancora sopraffatto dal suo personale dramma: chi ha ucciso Iole? E per riuscire a scoprire qualcosa, deve mettersi d’accordo con il suo pseudo avversario, Tom Dubini, l’avventuriero, il “vagamondo”, il quasi fidanzato per Greta. Ma c’è un’altra diversità in Juke Boxe che salterà all’occhio al lettore: a far da cornice alla storia principale ci sono ben tre gialli. Il primo facile, facile: chi ha ucciso Iole? Il secondo: cosa succede al Cantagiro? Il terzo: quali sono le trame nere che stanno avvolgendo l’Italia in quel drammatico 1964? Anno in cui l’Italia è stata sull’orlo di un colpo di Stato. La trama e storia principale è poi, naturalmente gialla anche quella: chi ricatta e vuole incastrare Massimo Ferranti, uomo di punta della nascente industria discografica? Ma Juke-box è anche un romanzo che gioca con i sentimenti, che parla di amore, di tanti possibili amori, che ci fa intravedere quella nuova frenetica stagione di sesso, droga e rock’n’roll che presto da San Francisco dilagherà nel mondo intero. Per questo, a marcare lo scorrere dei capitoli, ci sono le canzoni, il viaggio, ma anche e soprattutto Shakespeare col suo Sogno di una notte di mezza estate. Quasi che nei tre mesi estivi del 1964 all’improvviso tutti fossero presi per incantamento e spinti a innamorarsi, magari per il flash di un istante, per una sola notte, per un solo incontro. Ed è quello che succede anche a Greta Morandi, lei donna con problemi caratteriali, con un passato di sopraffazione intellettuale, autosufficiente, algida, che parrebbe aliena ai sentimenti. Donna che guarda solo al lavoro, alla carriera e per farlo ha deciso di chiudere la porta agli affetti personali. Uniche eccezioni emozionali per lei: Tom Dubini, la parte segreta del suo lato oscuro, e Mario Longoni, Marlon, quella più aperta, luminosa. Come valutarli? Ha deciso che il primo è l’amore e l’altro un amico. Ma sarà poi vero? Greta che questa volta ha ceduto e si lasciata trascinare? O forse il rapporto tra Greta e Marlon potrebbe cambiare? Diventare qualcosa di più di una splendida amicizia?

Patrizia Debicke

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