Come si può cancellare il dolore dell’anima, quello che ti lacera dentro e ti imprigiona in una spirale perversa? C’è un rimedio? Può un dolore diverso sovrastarlo e lenirlo? Due dolori diversi si annullano o uno alla fine non fa che peggiorare l’altro? Questo sembra essere il problema di fondo di questo libro, che esplora le perversioni del sadomasochismo, un sesso malato che non cura…anzi. Non pensiate sia un libro sul sesso, Euthanasia è un libro che parla del dolore e la sofferenza fisica è vista come un tentativo di soffocare le ferite dell’anima. Non mancano però, come sempre quando si tratta di Pastori, alcune battute ironiche, spiazzanti, che strappano un sorriso. La narrazione in seconda persona risulta particolarmente coinvolgente- Ed è proprio la scrittura di Pastori, unica , fresca e originale ad arricchire ulteriormente la narrazione. Cifra stilistica che ancora una volta diventa parte integrante della trama, con emozioni condensate in una sola parola, con frasi che suggeriscono storie anche se non raccontate esplicitamente , arricchendo con ombreggiature e sottolineature che risultano chiare ed evidenti al lettore più attento e confezionando così un noir dell’anima dalle mille sfaccettature. Tutte da cogliere.
Euthanasia colpisce. Coinvolge .Fa riflettere.
Euthanasia – Ferdinando Pastori
Cristina Aicardi