Lui, lei, l’altra.
Vi sembra scontata come trama per un romanzo? Beh allora vi ricrederete quando leggerete il libro di Camilla Baresani che distrugge ogni luogo comune sul matrimonio e sul tradimento. L’unico elemento, vecchio come il mondo, e a cui l’autrice si consegna completamente è solo la ritorsione. E anche questa non è così semplice e ordinaria come si possa pensare. È una vendetta umorale, ma allo stesso tempo ragionata, perché nel romanzo di Baresani la Gelosia non è solo nei confronti di un uomo. È un sentimento ancestrale che rende audaci e fa venire a galla la parte più sconosciuta e nascosta degli esseri umani.
Antonio Gargiulo alla fine è vittima solo di sé stesso, del suo ego, del suo maschilismo scontato e banale che lo porta a intessere una storia di sesso e passione con la sua segretaria pur essendo spostato con una donna bella, indipendente, sensuale e che lui stima e desidera. Antonio è la personificazione della banalità maschile perché ha una amante solo per sentirsi ancora più macho. Tanto che nel suo delirio di onnipotenza personale tratta Sonia, appunto la sua amante segretaria, come una povera ragazza isolata e infelice a cui fare la carità. Una carità emozionale e fisica che lui dispendia generosamente. E non importa se Sonia è una giovane preparata, che conosce le lingue e che si impegna moltissimo nel suo lavoro. Angelo Gargiulo la vede solo come una disadattata, anche non particolarmente attraente, a cui regalare poche ore di passione in alberghi lussuosi nelle varie città che i due toccano per lavoro.
Intanto, Bettina, la bella e intelligente moglie, continua normalmente la sua vita coniugale e sessuale con suo marito e quando comprende che il suo corpo non le regalerà mai un figlio, di comune accordo con Antonio pensa quindi a una adozione internazionale.
È questo sarà il punto di svolta.
Antonio desidera una famiglia con sua moglie. Una vita normale e serena, Sonia non può e non deve farne parte. E quindi la lascia e la allontana da sé. Ma i colpi di spugna nei rapporti interpersonali non sono affatto così semplici e le donne sono sempre più pericolose di quanto gli uomini possano immaginare.
E dunque, in Gelosia il paradigma lui, lei, l’altra acquista infinite sfumature perché l’amante non è affatto la “la femme fatale” dei romanzi e dei film noir, la moglie è bella ed economicamente indipendente, e l’uomo più che uno sciupafemmine è solo un ambiziosetto sprovveduto.
Il romanzo di Camilla Baresani piace proprio per questo, perché la trama non solo non è banale, ma anzi fotografa appieno il matrimonio e il tradimento in questa società contemporanea dove quella parte di infantilità degli uomini adulti sembra ancora più esacerbata dall’indipendenza, dalla cultura e dalla determinazione femminile.
Ciliegina sulla torta, lo stile dell’autrice, la cui intelligentissima ironia diletta e affascina dal primo all’ultimo capitolo.
E lasciatemi anche dire che le copertine de La nave di Teseo, editore del romanzo, sono di una bellezza sconvolgente. E questa del libro della Baresani non fa eccezione.