La libreria dell’armadillo



Alberto Schiavone
La libreria dell’armadillo
rizzoli
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“Il destino di ogni libro è imprevedibile” ho pensato ieri, entrando al numero 5 di via Pastrengo. All’altezza di questo civico si trova una minuscola libreria dove tra il profumo di carta misto all’inchiostro, in mezzo alle copertine ammiccanti che strizzano l’occhio al lettore con layout curati e titoli accattivanti, mi è tornata in mente questa citazione tratta dall’ultimo libro di Alberto Schiavone. Un romanzo relativamente recente, uscito in Aprile, ma fagocitato dal rullo compressore dei titoli usciti in seguito. Immaginavo di trovarmi un Firmino scritto da un autore italiano, con i sapori e le identità locali. Il sapore della favola c’è ed è costante la serendipità che si ritrova in ogni pagina. “Randagio è l’eroe”, un libro fuori commercio e pretesto da cui parte la trama, scivola tra le mani dei protagonisti, generando l’intreccio delle loro storie nel racconto delle loro vite. Quella di Tzu Gambadilegno, ragazzotto cinese, runner in un ristorante cantonese, che con il pretesto della consegna di un pollo fritto stringe un’improbabile amicizia con il libraio. Quella di un biglietto del superenalotto che finisce per sbaglio nelle sue mani per poi scivolare, per un ulteriore carambola del fato, nelle vite di nuovi bizzarri comparse che andranno ad affollare il palco della trama. Il romanzo fa ridere, commuovere, pensare. Attraverso uno stile veloce che procede per scatti, ne La libreria dell’armadillo ci si imbatte in una storia a tratti divertente, talvolta malinconica e nell’insieme appassionante, grazie allo stile che rende la lettura immediata. Sorrideranno gli amanti dei libri legati all’atmosfera che si respira tra gli scaffali polverosi delle vecchie, piccole librerie. E la libreria dell’armadillo è un omaggio a loro per non svegliarsi da quel sogno stampato con inchiostro su carta che diventa poesia.

bea buozzi

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