La ragazza scomparsa – Giancarlo Capaldo



Giancarlo Capaldo
La ragazza scomparsa
Chiarelettere
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Il principe Gian Maria Ildebrando del Monte di Tarquinia e la moglie Gloria, insieme al loro fido maggiordomo inglese Oliver, dovranno districare un intrigo internazionale legato allo Ior, la banca del Vaticano, e si imbatteranno nella scomparsa a Roma di una giovane ragazza di sedici anni, Eloisa.
Tutto ha inizio da un misterioso conto corrente di imponente consistenza, aperto presso la banca vaticana e denominato Alea iacta est, che Anna Chiara, amica della principessa Gloria, ha ricevuto in eredità dal marito Adolfo Marcucci, finanziere intimo di papi e cardinali, personaggio chiave per gli equilibri all’interno delle mura leonine.
Il terzetto si mette sulle tracce del conto sottratto all’amica dei principi.  Sarà pericoloso cercare la verità.
La soluzione, tanto anelata quanto inattesa, è anche la chiave giusta per far luce su una storia tragica, ma molto importante, che rischia di macchiare per sempre l’immagine del Vaticano. 

Un libro che fa riflettere quello del pm Giancarlo Capaldo, edito da Chiarelettere. Un legame evidente con la tragica storia di Emanuela Orlandi, vicenda che ha segnato e segna ancora l’Italia con domande e quesiti irrisolti. Il nodo essenziale di questo breve libro, solo 130 pagine, è  proprio il mistero, il bello e il brutto che circola nel mondo, quando ci si avvicina alle più alte sfere. Più  si va su e più  l’aria diventa rarefatta e irrespirabile. Quando si crede di aver raggiunto la verità,  si cade di sotto rovinosamente.  Capaldo è  un  uomo di legge e, nonostante il suo protagonista non lo sia, le conoscenze in materia sono palpabili durante tutto il percorso di lettura. Una lettura, che però,  dal punto di vista di lettrice, potrei giudicare scarna. Andando avanti, pagina dopo pagina, sembra di assistere a una mera descrizione dei fatti, romanzata, ma non troppo. Descrizione, elenco, sono i termini che mi vengono in mente. La storia è  interessante,  tenendo conto del fatto che il confine tra realtà e fantasia è molto labile, ma il modo di narrarla non mi è  particolarmente piaciuto. Il finale aperto, lascia spazio a un continuo, che probabilmente,  arriverà presto.

Rosaria Russo

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