Anche un omicidio può essere banale. Togliere la vita a qualcuno fa certamente notizia, suscita orrore e paura nella gente e cattura l’attenzione mediatica per qualche tempo. Poi, se il colpevole non viene presto individuato, l’interesse scema, si perde negli altri fatti di cronaca. I delitti sui quali si trova ad investigare il giovane e affascinante sergente Luc Callanach insieme alla amica e collega Ava Turner della polizia di Edimbungo sono tutt’altro che banali. Un giovane letteralmente sventrato durante un concerto mentre ballava in mezzo alla folla, una giovane maestra strangolata con il foulard regalatole dai suoi alunni, un uomo al quale hanno tagliato via la faccia mentre era ancora cosciente. Omicidi commessi come in un macabro rituale, a voler esprimere una forma d’arte rivolta ai pochi spettatori che possono apprezzarla, annunciati oltretutto per tempo con scritte sui muri. Nessun testimone ha visto e sentito nulla. Per arrivare alla verità Callanach deve osare oltre il consentito spingendosi fino ad interferire in una indagine dei servizi segreti e rischiare in prima persona la carriera e la preziosa amicizia di Ava.
La vittima sbagliata è un giallo ad alta tensione, una lettura fluida e piacevole. La personalità di tutti i personaggi è caratterizzata e definita tanto da farli sembrare reali dopo sole poche pagine. Ritmi mozzafiato per un libro che dopo aver letto settanta capitoli e trecentoottantaquattro pagine ti dispiace averlo finito.
Helen Fields
Vive a Los Angeles, scrittrice di thriller e sceneggiatrice per la casa cinematografica che ha fondato insieme al marito. I suoi libri sono tradotti in diverse lingue. Ha scritto anche “resti perfetti”.
La vittima sbagliata – Helen Fields
Walter Colangelo