Lo stupore della notte



Piergiorgio Pulixi
Lo stupore della notte
Rizzoli
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Quando ho letto dell’uscita del nuovo romanzo di Pulixi con protagonista una donna, credevo si trattasse di Carla Rame, già apparsa nell’antologia di racconti L’ira di Venere. Invece ne “Lo stupore della notte” ci presenta un nuovo personaggio. Rosa Lopez è un commissario della Polizia di Stato, Capo dell’unità speciale contro il terrorismo di matrice islamica e coordinatrice regionale per l’unità antiterrorismo interforze. E’ cresciuta professionalmente in Calabria, nella lotta contro la ‘ndrangheta e viene trasferita a Milano dove in poco tempo raggiunge il vertice dell’organizzazione ed ora si trova a dover fronteggiare un’imminente attentato terroristico ad opera del “Maestro”.  Rosa Lopez è una donna che ragiona come un uomo, non usa il rossetto perché visto come un segnale di frivolezza per un dirigente nella sua posizione. Deve apparire ai membri della sua squadra sempre come una sbirra tutto d’un pezzo, non lasciar mai trapelare le sue emozioni e le sue paure, che comunque ci sono, esistono nella sua testa e sente molto il senso di responsabilità che il suo compito richiede. Da lei e dalle sue azioni dipendono la vita di milioni di persone che vivono, lavorano, viaggiano e visitano i quartieri belli ed eleganti di Milano, mentre nelle viscere della città, nelle periferie degradate gruppi di persone, uomini e donne, si preparano per rispondere alla chiamata del “Maestro” e dar vita a stragi jiaidiste. Ma Rosa Lopez è anche una donna, capace di amare e di soffrire, per il suo partner, che si ritrova in coma a seguito di un attentato e che alimenta la sua sete di vendetta nel voler avere giustizia e scoprine il responsabile.
Con “Lo stupore della notte” Pulixi ci regala un thriller adrenalinico nella caccia al Maestro, il capo della cellula terroristica che vuole attaccare Milano e una spy-story con il Lovers Hotel e i suoi agenti segreti americani e del Moussad. Ma è soprattutto un noir contemporaneo, che mette nero su bianco la paura del nostro millennio. E lo fa con uno stile quasi giornalistico, frutto di ricerche approfondite, senza pregiudizi e facili strilloni da piazza per cavalcare la paura della massa. Lo fa attraverso l’analisi psicologica dei protagonisti, sia i principali che i secondari, perché come già visto anche negli altri romanzi di Pulixi , i personaggi non sono mai solo buoni o cattivi, bianchi o neri, ma possiedono tutti i toni del grigio e ci obbligano a riflettere sulla nostra società dove le parole “obbiettivo sensibile” e “cellula dormiente” fanno ormai parte del nostro vocabolario quotidiano.
Con Lo stupore della notte,  un romanzo che non è certo facile da digerire, Piergiorgio Pulixi si conferma, ancora una volta, come uno scrittore da seguire. E chissà se l’allievo supererà il maestro…

Lucia Cristiano

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