L’abito da sposo – Pierre Lemaitre



Pierre Lemaitre
L’abito da sposo
Fazi
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Esce nella collana Darkside di Fazi una nuova edizione di L’abito da sposo, di Pierre Lemaitre

Pierre Lemaitre è universalmente riconosciuto uno dei più grandi scrittori francesi contemporanei, nei suoi libri coesistono sia la forza narrativa esplicata con grande capacità linguistica sia la capacità di evocare immagini con taglio cinematografico.
La sua trilogia sulla seconda guerra mondiale vista dai francesi, che gli è valsa un premio Goncourt, è un affresco corale, dove anche la guerra è un attore protagonista, capace di cambiare per sempre la vita di tutti quelli che incontra.
Esiste anche un Lemaitre scrittore noir, suoi i romanzi dedicati alle indagini dell’ispettore Camille Verhœven, suo il libro inquietante già nel titolo “L’abito da sposo”.
Una storia che ci trascina in un vortice di follia, disagio, una storia che ci racconta come la vita ad un certo momento possa cambiare, come le certezze accumulate in anni possano dissolversi, lasciando ombre e rovine.
Sophie è una giovane donna, ha una vita serena e felice accanto ad un uomo che ama molto e dal quale è ricambiata.
Ha un lavoro serio e gratificante ed un padre che stravede per lei, ha amici, e lei stessa è una donna dolce ed amabile.
E poi….poi lentamente quanto improvvisamente la vita di Sophie si riempie di paure, ansie, stravaganze che la fanno precipitare nell’abisso del disagio psichico, perde il marito, perde il lavoro, perde tutto.
Ma , ancora non è finita, la ritroviamo accusata di un assassinio tanto brutale quanto inspiegabile,
il piccolo Lèo, di cui è diventata babysitter, viene ritrovato morto.
Sophie inizia la sua fuga, dalla polizia, in primis, da se stessa, dai fantasmi che la perseguitano.
Non può e non deve avere contatti con nessuno della sua vita precedente, deve fuggire per sempre da tutti e da tutto.
Non si può continuare a raccontare la trama perché il rischio di anticipare il finale c’è, ed è invece il lettore che pagina dopo pagina dovrà scoprire, vivendo le paure e le angosce dei protagonisti, a cosa può indurre il disagio mentale e a quali paradossi può giungere la mente umana.
Ripetendo il commento di Valeria Merlini, Panorama 2012, leggendo “L’abito da sposo” si corre il rischio di leggere uno dei thriller più belli dell’anno pubblicati sulla follia, in omaggio a Hitchcock ed ispirato al saggio “Il tentativo di fare impazzire l’altro” di Harold Searles.
La discesa agli inferi di Sophie è completa, persino la convinzione di essere un’assassina è ormai certa, ed il lettore non può fare altro che provare per lei pietà mista ad orrore.
In questo libro c’è tutta l’abilità dello scrittore che rende credibili i personaggi, c’è la capacità di condurre verso un finale scioccante e maestoso, c’è un ritmo incalzante e senza respiro, allucinato e sadico.
In breve da leggere!

Roberta Gatto

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