Le mani sugli occhi



Ugo Barbara
Le mani sugli occhi
piemme
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Con Le mani sugli occhi torna in libreria, in veste di protagonista, Vittorio Tanlongo, l’avvocato senza scrupoli già conosciuto nelle pagine del Il corruttore, il titolare di un avviato studio legale a Roma, l’abilissimo faccendiere che riteneva che a questo mondo ciascuno avesse un prezzo… Però dopo un grande colpo, il qualcosa che non ha funzionato ha costretto lui e la sua famiglia all’esilio per anni. Ma oggi Vittorio Tanlongo, rientrato segretamente in Italia, vive nascosto nella sua villa di Bracciano. Ha chiuso con la carriera da corruttore, ha fatto di tutto per cambiare vita e vorrebbe ricostruirsi un futuro con la moglie e i tre figli. Ma ha diversi scheletri nell’armadio e il passato, che non fa mai sconti, viene a raggiungerlo implacabile, con il volto di un russo un tempo suo alleato, Jurij Timchenko, spalleggiato da due scagnozzi. Timchenko ha bisogno dei suoi servigi per un affare. Ci sono di mezzo trenta miliardi in bond americani sequestrati prima della frontiera con la Svizzera, una cifra in grado da mettere in fibrillazione le borse di tutto il mondo.

Il russo dice di aver fatto eliminare Teo, il braccio destro di Tanlongo… I suoi uomini prenderanno in ostaggio la sua famiglia… Lui non può permettersi di rifiutare e, suo malgrado, è costretto a lasciare Bracciano

per le rive del lago di Como… Ma niente sarà facile da questo momento. Dovrà accettare il compito, rimettere la maschera di corrotto che gli sta meno stretta di quanto sperava, rinnegare i buoni propositi e agire, anche se la fatalità lo metterà crudelmente di fronte a una realtà troppo dura da accettare.

Ingredienti chiave della trama: un protagonista con un caratteraccio e che si muove come un cattivo, contornato da altri cattivi disposti a tutto, due fatti di cronaca rivisitati e che prendono spunto da due vicende reali: il sequestro di 135 miliardi di dollari in buoni del tesoro USA alla dogana di Chiasso nel giugno del 2008 e il ritrovamento dei fratellini Pappalardo a Gravina in febbraio del 2008, dopo due anni di ricerche, un po’ di musica in sottofondo, l’ambiente dell’alta finanza malavitosa internazionale.

Alla fine, tirate le somme, ci troviamo di fronte a un thriller cupo, ma scorrevole, dettagliato, ben documentato e amaro al punto giusto… o forse qualcosa di più. Le mani sugli occhi che danno il titolo al romanzo sono quelle di Elisa, moglie di Vittorio Tanlongo e madre dei suoi figli, che per anni si è illusa fingendo di non sapere chi fosse realmente suo marito, ma che ormai è costretta a vedere…

patrizia debicke

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