Libri per ragazzi: Detective Linus. I nemici lo odiano, gli amici lo sopportano – Angelo Mozzillo


Angelo Mozzillo
Detective Linus. I nemici lo odiano, gli amici lo sopportano
Piemme

Così si presenta: “Mi chiamano detective Linus e la mia principale occupazione è sbattere al fresco i peggiori criminali della città…e la mia vita è così piena di mistero che potrebbe tranquillamente essere la trama di un vecchio film di successo”. Ha una segretaria che lui chiama Mamma, un assistente (il cane Bagarre), un informatore troppo segreto che non si fa mai vedere e comunica via radio con continui malintesi, un amico Ciro Chang cinese ma di origine amerinda (dice lui) e una base segreta (la cameretta). Questa terza indagine del suddetto si svolge proprio sul set di un cortometraggio, mentre Mamma partita per lavoro lo ha affidato al vicino di casa, l’ispettore di polizia De Marinis, un piedipiatti fastidioso e incapace, che gli parla con diminutivi e vezzeggiativi come fosse un bambino.

La dominante della storia è l’umorismo: dei personaggi, delle situazioni e del linguaggio. I personaggi sono strampalati e comici già a partire dai nomi; le situazioni sono al limite dell’assurdo, ricche di equivoci e quiproquo; il linguaggio fa il verso all’hard boiled: Linus parla come un “duro”, chiama “pupa” e “bambola” le belle ragazze (indipendentemente dalla differenza d’età e della loro indifferenza) e sparge metafore pseudo-chandleriane: “La situazione puzzava quanto il pelo bagnato di Bagarre dopo una giornata di pioggia”. Il racconto di Mozzillo è intervallato dalle semplici pagine a fumetti di Davide Panizza che non si limitano a illustrare lo scritto, ma ne rappresentano un controcanto spassoso e surreale.

Mentre si gira il film nella villa della contessa Tiramisu vengono rubati dalla cassaforte i preziosi gioielli, il brandy della vecchia Gloria amica della contessa odora di mandorle amare (cianuro?) e per terra c’è una fialetta rotta. Tutti sono sospetti, dal regista agli attori, ma la più grande sorpresa è lo smascheramento di una vecchia gloria del cinema (attenzione!). Il finale è tipico di un romanzo d’azione. “Cercavo un solo colpevole, mentre i colpevoli erano tutti” (ciascuno a modo suo) conclude il nostro. Un giallo per bambini davvero divertente, con tutti i crismi del genere.
Da 9 anni 

Fernando Rotondo

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