La vendetta del ragno – Lars Kepler



Lars Kepler
La vendetta del ragno
Longanesi
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Dovreste leggere questo thriller, se amate i colpi di scena che si susseguono a ripetizione, senza mai avere un minuto di pace. Ma, soprattutto, se vi affascina il tema della vendetta.

Lars Kepler è lo pseudonimo dietro cui si cela una coppia svedese di coniugi, che ha deciso di accantonare le rispettive carriere per unire le penne. Da L’ipnotista in poi, i loro successi sono stati sbalorditivi. 

La vendetta del ragno, edito da Longanesi nel novembre 2022 e con traduzione di Andrea Berardini, propone quindi vecchie conoscenze, personaggi che abbiamo imparato ad amare negli episodi precedenti. Anche se bisogna ricordare che le uccisioni compiute a quattro mani, da parte di questi autori, risultano sempre alquanto generose. A molti soggetti abbiamo perciò dovuto dire addio.

Dopo traumatiche vicissitudini, Saga Bauer non fa più parte della polizia di Stoccolma. Anzi, è tenuta sulla graticola, poiché una commissione capitanata da una psicologa dovrà decidere del suo futuro. Ma la riabilitazione e il rientro a pieno regime nelle indagini, che lei tanto ama, avverrà repentinamente e per cause di forza maggiore. Un nuovo serial killer sceglie proprio Saga per comunicare il suo folle piano di uccidere nove persone. È lei il suo diretto referente.

Arrivano quindi dei messaggi e dei pacchi a Saga, contenenti informazioni importanti sulle mosse del killer. Chi e dove colpirà? È tutto contenuto nella spedizione. Ma per la squadra addetta alle indagini, che intanto si è costituita, sarà difficile decifrare gli indizi.

Le persone vicino a Saga iniziano a morire, senza che lei riesca a salvarle. Il piano dell’assassino è troppo complicato, così come poco definite sono quelle statuine di stagno che riceve. Riproduzioni artigianali che lasciano indovinare il volto della vittima successiva.

Il killer spara alla schiena e poi porta via i corpi, facendoli ritrovare giorni dopo disciolti nell’acido. Appesi in sacchi di gomma, nei cimiteri di Stoccolma, neanche fossero prede parzialmente digerite da un ragno famelico.

Perché proprio Saga Bauer, in veste di interlocutrice? I suoi colleghi se lo chiedono, tanto da arrivare a sospettare di lei. Una cosa è certa: si dovrà scandagliare il passato, per riuscire a trovare un punto di collegamento con l’assassino.

Sarà una corsa contro il tempo, anche perché la nona vittima designata e annunciata con largo anticipo è Jonna Linna, il commissario della polizia di Stoccolma, protagonista incontrastato della serie. Jonna aiuta Saga nell’indagine: ha fiducia in lei, dato che sono sempre stati amici.

Saga ormai è troppo coinvolta e ritiene di essere la sola che lo potrà salvare.

Tutto converge su un crudele serial killer attivo negli anni precedenti in Svezia, Jurek Walter. Però costui è morto, in quanto Jonna era riuscito a fermarlo. Ancora si respira l’aura malvagia che si è portato dietro: è come se Jurek Walter non sia mai uscito di scena. Chi ha avuto a che fare con lui è sprofondato in un abisso senza fondo, perdendo parte della sua umanità. “Ci sono molte cose nel nostro mondo, che possono cambiare di posto, e ciò che cessa di esistere spesso si lascia dietro un vuoto pericoloso che, in un modo o nell’altro, verrà colmato.”

Morti che si susseguono a raffica; false piste; un assassino che sembra imprendibile e come un ragno si muove nell’oscurità tendendo la sua tela. Questo e molto altro è La vendetta del ragno. Il tutto condito da una scrittura estremamente cinematografica, che non dà tregua. Un thriller per chi non si lascia troppo impressionare, che può essere letto anche da un neofita della serie.

Cristina Biolcati

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