Libri per ragazzi: Mezzanotte e cinque – Malika Ferdjoukh

Malika Ferdjoukh
Mezzanotte e Cinque
Camelozampa 

Tutto è fiaba, tutto il narrabile lo è, di lì proviene il nocciolo di ogni narrazione. Dalla straziante fiaba della Piccola fiammiferaia di Andersen arriva senza dubbio almeno l’incipit di questa storia. È vigilia di Natale a Praga, nevica e in strada si aggirano affamati e gelati, sporchi e puzzolenti tre orfanelli. Mezzanottecinque, dieci anni, così chiamato per un orologio tatuato sul polso con l’ora è il più intraprendente della banda e non si lava mai. Come la sorellina Bretella di sette anni che colleziona bottoni luccicanti. Invece Emil si lava la faccia senza però andare mai oltre le orecchie, porta il cilindro e alloggia nella manica tre topi acrobati. Dormono in una botte vuota nel cortile di una taverna, riscaldati dagli effluvi della birra, in cambio di 10 soldi. 

Le illustrazioni di Eleonora Antonioni caratterizzano alla perfezione i personaggi di questo racconto natalizio alla Dickens con dei simil-goonies a caccia del tesoro degli Atzechi nella città di Kafka, cioè la favolosa collana formata da 13 file di perle, rubini e diamanti rubata alla principessa Daniella Danilova. Mentre Mezzanottecinque studia un ingegnoso stratagemma per intascare la ricompensa per chi la trova, Bretella intravvede uno strano movimento davanti alla nicchia che ospita la statua di San Procopio. Da cosa nasce cosa. Persino un bagno dei tre simile all’Apocalisse, per il quale occorrono 111 litri d’acqua fumante, 4 saponette, 6 bottiglie di lavanda, 3 spazzole di crine, 6 spugne, 9 asciugamani. Ne escono tre bambini rimessi a nuovo e una miriade di pidocchi morti. Come si può capire la storia procede con un andamento molto brioso per le situazioni divertenti e l’umorismo del linguaggio. 

Naturalmente non manca il cattivo, un ladro insospettabile, mentre la principessa e tutta la sua corte si rivelano fatti della stessa pasta. Ma un thriller natalizio dickensiano non può che avere un lieto fine, per cui – ricompensa o non ricompensa – più dell’oro contano gli affetti familiari ritrovati per Mezzanottecinque e Bretella e per Emil l’ascesa al rango di artista circense con i suoi amati topi.
Da 8 anni

Fernando Rotondo

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