C’è l’investigatore privato, c’è una spogliarellista assassinata, c’è una New York buia e infida a fare da cornice alla vicenda. E’ quasi inevitabile, leggendo le pagine di Richard Aleas, che la mente corra a Chandler e alle sue atmosfere anche se John Blake, il protagonista di Little Girl Lost, non ha nulla di Marlowe. E’ giovane e al passo coi tempi, non disdegna di consultare Internet per le proprie ricerche e non indossa l’impermeabile. Ma in certi tratti lo ricorda perché rimane comunque un investigatore vecchia maniera, qualcuno che non si accontenta di sentirsi raccontare le cose, ma le vuole verificare. Uno
che gira a piedi per le strade della Grande Mela, bussa alla porte, telefona alle persone, spedisce mail e fax, procede a tentoni, rischiando spesso e volentieri il collo, per cercare di svelare il mistero che avvolge la morte di una ragazza, sua vecchia conoscenza.
Un modo forse per ritrovare se stesso, i suoi vent’anni, i suoi sogni?
Tutto comincia quando Miranda Sugarmann, l’unica donna che Blake abbia mai amato, viene trovata morta in un locale per spogliarelli il cui nome è tutto un programma: Sin Factory. L’ultima volta che l’aveva incontrata era stato dieci anni prima. I due avevano avuto una storia d’amore conclusasi con la partenza della ragazza per il Rianon College dove avrebbe studiato per diventare medico. Un futuro brillante, già scritto. Ma la vita, si sa, riserva misteri imperscrutabili e strade imprevedibili. Così come Blake aveva ceduto alle lusinghe dell’ex funzionario di Polizia, Leo Hauser, suo mentore e socio, assurto quasi al ruolo di padre, che l’aveva prelevato dall’università per trasformarlo nel suo assistente ed insegnargli le dieci regole dell’investigatore privato, Miranda aveva abbandonato i suoi sogni per ballare a seno nudo in un locale di lap dance.
La mattina in cui Blake si trova a fare i conti con la realtà, e cioè che non sempre si diventa quello che si desidera da adolescenti, la sua vita cambia. Il declick è la notizia, con tanto di foto di Miranda, che spicca sulle pagine del Daily News sotto al titolo “Spogliarellista assassinata”. L’uomo ne rimane sconvolto al punto che decide di saperne di più sulla sua vecchia fidanzata il cui cadavere è stato ritrovato, inspiegabilmente, sul tetto del palazzo in cui si trova lo strip club.
Nonostante il suo socio, Leo, cerchi in ogni modo di convincerlo a lasciare perdere, John inizierà ad indagare a trecentosessanta gradi: interrogherà le colleghe spogliarelliste di Miranda, si metterà sulle tracce delle sue ex compagne di college, smuoverà le acque fino a quando, pestando i piedi a chi non avrebbe dovuto, cadrà vittima di un pestaggio e si troverà, a sua volta, coinvolto in un omicidio…
Un romanzo dallo stile sobrio ed essenziale, coinvolgente e intrigante tanto da essere risultato, nel 2006, uno dei finalisti al prestigioso premio letterario noir Edgar Allan Poe.
Little girl lost
paolo roversi per stilos