Nel buio della mente

Marjorie, una ragazza di 14 anni, soffre di disturbi comportamentali che i medici fanno fatica a individuare e curare. Il tempo passa, le parcelle si accumulano e non ci sono miglioramenti. Il papà, John, decide di affidarsi a padre Wanderly, il quale sottopone il caso alla chiesa. Risulta che Marjorie è posseduta. Il caso esplode nella piccola città, e in breve la famiglia Barrett viene contattata da una produzione televisiva. Vogliono girare una serie televisiva su Marjorie, la sua possessione, e sopratutto, il suo esorcismo. I genitori sono combattuti all’inizio, ma ben presto si rendono conto che i soldi offerti dalla produzione potrebbero essere usati per ripianare le spese per le cure mediche. Mentre la loro casa diventa un palcoscenico e le loro vite uno show a puntate, non si può dire che il tempo dei Wanderly scorra piacevolmente. I problemi di Marjorie si acuiscono e la più colpita è la piccola Marry, di soli 8 anni. Bisogna procedere subito all’esorcismo. Molto bravo l’autore americano Paul Tremblay a descrivere le situazioni e la vita famigliare con gli occhi vivaci e schietti di una bambina di 8 anni. Il romanzo si legge tutto d’un fiato, la storia è ben strutturata, e il finale… Ad aiutare la narrazione di Paul Tremblay ci pensa la piccola Marry, che 15 anni dopo, sotto lo pseudonimo di Karen Brissette, descrive gli eventi accaduti nella sua infanzia nel suo blog di successo. Lo trovate all’interno del libro stesso, con uno spaccato della vita di Marry adulta. Libro avvincente e piacevole, ve lo ricorderete per un bel po’.