Guido Sgardoli
Anomalya
Giunti
Sgardoli, veterinario nonché autore di oltre un centinaio di libri e pluripremiato (Strega ragazze/i e Andersen), ama svariare tra i generi: l’umorismo e l’animalismo dei primi racconti, il similfeuilleton di Eligio S. I giorni della ruota, il fantastorico di The Frozen Boy, il giallo del Figlio di Sherlock Holmes, la saga familiare dell’Isola del muto, il pastiche citazionista postmodernista di ASSASSINATION, fino al recente horror de Le Belve, solo per citarne qualcuno. Questa volta si avvale del collaudato meccanismo narrativo delle sliding doors per muoversi nel tempo e indagare sui nostri atti mancati: vedi 22/11/63 di S. King o Tenet di Nolan, che non a caso pongono aggrovigliati temi non solo etici, ma fisici e metafisici, come il famoso “paradosso del nonno”: se torno indietro di 50-60 anni e uccido mio nonno, come posso esistere mezzo secolo dopo e tornare indietro ecc. ecc?
Anomalya parte come un romanzo di fantascienza. Nel 2070 Jaki, sessantanseienne sovrappeso con pochi capelli in testa e molti fallimenti alle spalle, carica sul suo taxi Claire, incontrata 50 anni prima sull’isoletta turistica dove lui viveva e da cui voleva scappare per fare il comandante di nave, mentre lei era una bellissima e studiosissima adolescente che avrebbe voluto fare la scrittrice, ma ora è diventata un fisico famosissimo a capo di una ricerca top secret. Davanti a un caffè confessano le proprie delusioni. Poi Claire, in un atto di ribellione, conduce Jaki in un buco sotto sotto la Tour Eiffel dove si è verificata una deformazione del tessuto spaziotempo, un’anomalia per cui un lembo di tempo si si ripiega e ne tocca un altro: Jaki d’istinto si precipita in quel condotto e torna al 2020. SeguÌto poco dopo da Claire.
La storia si complica con un enigma, un thriller legato alla scomparsa di un ragazzino, forse morto intrappolato in una grotta e sommerso dall’alta marea o forse precipitato da una torre o forse chissà, e diventa anche un romanzo di formazione adolescenziale. Con le porte che girano fra 2020 e 2070. La conclusione avverrà a cena in un ristorante sulla Eiffel transennata perché sotto è successo qualcosa.
Da 12 anni