Lo sciamano – Salvatore Esposito

Salvatore Esposito è uno di quei talenti complessi e sfaccettati che nascono una volta ogni vent’anni. Arrivato al successo grazie all’eccellente interpretazione di Jenny Savastano in Gomorra, l’attore cresciuto nella turbolenta periferia nord di Napoli, ha lavorato alla realizzazione di produzioni blockbuster come Taxi e Fargo, raggiungendo la notorietà globale e il riconoscimento di star hollywoodiane e personalità internazionali.
Dopo l’esordio narrativo, attraverso l’autobiografia “Non volevo diventare un boss”, Esposito torna ai lettori pubblicando un romanzo intitolato Lo sciamano: l’ennesimo tiro a effetto da parte di un artista a tutto tondo che non sembra volersi accontentare dei cliché, privandosi del gusto di sorprendere. Ci si potrebbe infatti immaginare una vicenda nera ambientata nei vicoli della Napoli criminale, o magari un romanzo storico incentrato sulle millenarie vicende della città di Partenope, invece, ne “Lo sciamano”, Esposito porta sì il lettore nei meandri della sua terra natia, ma da un’angolatura imprevista.
“Lo sciamano” è il soprannome che il protagonista del romanzo Christian Costa, geniale profiler a servizio dell’Interpol, si è guadagnato sul campo riuscendo a risolvere misteriosi casi di omicidio, spesso di natura rituale. Tutto inizia nelle glaciali terre svedesi, dove una donna di etnia sami, l’antico popolo nomade della Lapponia, viene ritrovata cadavere in circostanze che lasciano intravedere una matrice esoterica e violenta. Percorrendo il continente in direzione sud, la scena del crimine si sposta prima a Ostia, poi a Napoli e infine a Benevento. Qui, nella provincia campana, Christian Costa, sciamano affetto da eterocromia, si trova a indagare su una setta massonica e satanista alla quale è legato molto più di quanto egli stesso possa immaginare. 
Un’aura oscura avvolge l’intero romanzo e crea atmosfere da poliziesco scandinavo che, come sottolineato, sembrerebbero fuori dagli schemi per un autore nato alle latitudini di quel quarantunesimo parallelo che si allunga da Napoli fino a New York. Ma si tratta di Salvatore Esposito: le sorprese sono dietro ogni angolo anche nell’ultimo lavoro di questa promessa, mantenuta innumerevoli volte, del panorama culturale italiano.