Le indagini di Selma Falck (Vol. 3)
Un nuovo caso per l’investigatrice Selma Falck, personaggio creato dalla penna di Anne Holt, scrittrice norvegese ed ex- ministro della Giustizia del Paese scandinavo.
La storia inizia per l’appunto con uno sparo tra i tavolini di un bar all’aperto, quello che uccide Linda Bruseth, membro di secondo piano del parlamento ed ex-nazionale di pallamano e per questo motivo amica di Selma. Tuttavia non pare lei il bersaglio dell’attentato, ma la molto più famosa investigatrice che si è salvata con una pallottola nella spalla, perché Linda ha compiuto all’ultimo momento un movimento brusco per afferrare un bicchiere che stava cadendo.
Selma non desidera occuparsi di questo caso, perché è già impegnata a celare alla figlia Anine, il fatto che uno stalker l’abbia presa di mira e si aggiri per il suo appartamento in sua assenza lasciando segni che si riferiscono all’infanzia di Selma e che nessuno pare conoscere tranne lei. Anine ha un rapporto molto travagliato con la madre a causa di alcune vicende che Holt ci ha raccontato negli altri episodi della saga di Selma Falck, e per non mettere in pericolo il figlio neonato impedisce ogni contatto tra il piccolo e la nonna.
Selma, che non è stata una madre affettuosa, sente invece un trasporto incondizionato verso il nipotino e cerca con poca fortuna di riavvicinarsi alla figlia.
Tuttavia la polizia si convince presto che il bersaglio dell’attentatore fosse proprio Linda Bruseth in seguito ad altri omicidi eccellenti e a prima vista altrettanto inspiegabili.
Suo malgrado Selma Falck si trova invischiata nelle indagini non solo sugli omicidi e lo stalker, ma anche su una scabrosa e misteriosa vicenda che riguarda i servizi sociali e il suo amico giornalista Lars Winther che ha ereditato i file cifrati di un collega morto in un incidente stradale.
Lo sparo è un romanzo complesso che sembra disperdersi in mille rivoli, ma che alla fine troverà un filo conduttore che darà un senso a ogni cosa.
La protagonista è una ex-avvocatessa cinquantenne divorziata e ora investigatrice assurta agli onori delle cronache per alcuni casi clamorosi e con alcuni nodi personali non risolti. Insieme con lei ci sono altri personaggi particolari come l’ex-poliziotto affetto da manie di persecuzione Einar Falsen, il più tenero e simpatico del romanzo e l’ispettore Fredrik Smedstuen che piuttosto burbero all’inizio si trasforma in un valido alleato.
In conclusione nonostante la trama in apparenza complicata Lo sparo si rivela un giallo coinvolgente e di agile lettura che tocca temi riguardanti le procedure dei servizi sociali di scottante attualità anche in Italia. Inoltre la scoperta del colpevole sarà una vera sorpresa anche se sono certa che i lettori più scafati riusciranno a scoprirlo prima degli ultimi capitoli.