In questo romanzo distopico, Massimo Lugli introduce il lettore nella spaventosa ma potenziale realtà di un futuro cupo, desolato e spaventoso – forse anche perché psicologicamente non così lontano dal nostro presente – di un’umanità diventata incapace di immaginare un mondo diverso. Una realtà in cui i rapporti tra superstiti sono dominati solo dall’istinto della sopravvivenza. Una realtà in cui il passato si riduce a una nebulosa memoria di quei pochi rappresentanti della generazione che ha vissuto il “prima”.
L’inattesa e incontrollabile esplosione di continue e letali epidemie di coronavirus, che hanno aperto la strada ad altre antiche e incurabile malattie, facendo strage per anni, hanno, abbattuto i pilastri su cui si basava l’economia mondiale. Il pianeta si è trovato nella morsa di ripetute crisi finanziarie ed energetiche. Senza poi calcolare il catastrofico succedersi di disastri dovuti ai cambiamenti climatici nel pianeta che ha provocato ovunque diffusa e generale miseria, stravolgendo ogni passata regola.
Un’orrenda e temibile attualità costruita a tavolino, ma basata su un’allarmante ipotesi con basi reali e che dovrebbe farci riflettere.
In L’ultimo guerriero, infatti, l’ umanità è stata quasi sterminata. I pochi sopravvissuti, con il passare del tempo, si sono divisi in due rigide classi sociali. La prima è quella dei “Regolari”, civili privilegiati, benestanti o ricchi che vivono una pseudo normalità nel loro lussuoso mondo, custoditi giorno e notte da sorveglianti armati, i Rothtweiler, e chiusi nelle loro città protette o in ville blindate, tutte dotate di elettricità, computer, televisione telefoni ed elettrodomestici. I Regolari poi, oltre a godere degli agi e dei lussi ripristinati, possono anche contare sulla protezione e il controllo di un esercito regolare, molto ben armato, e godono di tutti confort raggiunti dalla cosiddetta civiltà: club privati, supermarket, palestre, scuole private per i figli.
L’altra classe sociale, la seconda, è quella degli “Esclusi”, rappresentata da una larga fetta di popolazione emarginata dalla società, con il solo saltuario apporto di aiuti: medicinali e viveri da parte di coraggiosi volontari della Croce Rossa. Gente costretta dalla povertà, ma soprattutto dalle angherie, a vivere allo stato primitivo, o meglio a vegetare in piccoli e fatiscenti villaggi dispersi nelle foreste, dove vige un’unica regola: solo il più forte sopravvive. Gruppi di semi selvaggi, divisi in bande, che spesso combattono sanguinosamente tra loro e vivono alla giornata, cacciando con asce, lance, archi e frecce come primitivi.
Ma anche tra gli Esclusi c’è ancora qualcuno che non ha ancora dimenticato i dettami della civiltà. Uno, detto anche “Giaguaro”, è il capo giusto, indiscusso e amato del suo piccolo gruppo senza nome. Uno, protagonista e voce narrante di L’ultimo guerriero, è un uomo di mezza età, ben portante e che nella sua vita ha sempre praticato le arti marziali, arma utile oggi per aiutarlo a sopravvivere. Un uomo solo che ha perso molto, sua moglie e tutto il resto. Uno, che ricorda bene quanto e cosa c’era prima, si è adattato a vivere quanto invece c’è adesso, in questo drammatico e desolato dopo. Questo tragico dopo, con la morte sempre in agguato per un attacco di un’altra tribù o peggio dei Bikers, banda di scalmanati e crudeli motociclisti che li cacciano con i loro rumorosi quad, sparando e uccidendo, oppure eletti a bersaglio di ogni Regolare armato di fucile.
E sarà lui a spiegare e raccontare gran parte di questa tragica storia carica di rinunce, dolore, e violenza.
Per gli Esclusi, disporre di abbastanza acqua è vitale e Uno e i suoi possono contare su una ricca sorgente. Sorgente che però fa gola anche agli Arabi, il grande e battagliero gruppo di fondamentalisti che vive poco lontano da loro, rimasti ormai quasi a secco. Dopo aver ricevuto dal loro capo la richiesta ufficiale, dal sapore di un ultimatum, di unire i loro gruppi, o arrivare a un sanguinoso scontro diretto, Uno, per non essere costretto a fare una scelta, decide di partire alla ricerca di un nuovo accampamento.
Il suo viaggio a piedi, impegnativo e faticoso, sarà un susseguirsi di scontri con uomini e animali selvaggi, di avventure e incontri con realtà quasi fiabesche con altre bande, quali quella delle Amazzoni Guerriere e quella sadica e crudele dei Bambini Assassini, dove sarà testimone di spaventose violenze.
Ma Uno non è il solo protagonista di questa storia. C’è anche Clara , che riallaccerà Uno al suo passato. Clara, la bella e coraggiosa figura di donna, volontaria tra i valorosi membri della Croce Rossa, che vive nel lussuoso mondo dei Regolari e ha una stabile relazione con un ufficiale dell’Esercito. Da anni infatti è la compagna di Mattia de Rossi, uno stimato colonnello. Ex poliziotto, riciclatosi in militare, (i militari, sono gli sbirri del nuovo mondo), occupa una posizione di rilievo nella gerarchia, ma per etica e senso di giustizia, si troverà a combattere battaglie altrettanto cruente e spaventose, spalleggiato dal suo inseparabile braccio destro, Giorgio Arvasi. Un inaudito susseguirsi di peripezie e colpi di scena precederanno il fortunoso e decisivo incontro di Uno con Clara e Mattia.
Due storie, per tante vite così apparentemente diverse e lontane l’una dall’altra ma che, dopo una serie di sequenze al cardiopalma , saranno inevitabilmente destinate a incrociarsi in un emozionante e imprevisto finale che lascia senza fiato e in cui i destini dei protagonisti finiranno per sovrapporsi.
Toni forti, scenari durissimi, sanguinosi e crudeli che parlano di inaudite violenze fisiche, anche di natura sessuale, di immane sofferenza e di dolore. Ogni cosa anche piccola tra gli esclusi, da quella parte della barricata, in cui vive Uno, può essere solo conquistata. Ogni capitolo, ogni decisione finisce per trasformarsi in un’altra nuova sfida per lui e i suoi compagni di sventura. E ci sarà troppo da perdere, perché tanti di loro, sono condannati a perire per strada.
Con un ritmo che coinvolge e conquista fin dalle prime pagine, Massimo Lugli non si smentisce neppure questa volta: L’Ultimo Guerriero è un romanzo indovinato, avvincente, con un finale inatteso, che lascerebbe pensare a un sequel.
L’ultimo guerriero – Massimo Lugli
Patrizia Debicke