Trauma



Alessandro Petrelli
Trauma
Lettere Animate
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Una Lecce ricca di arte e bellezza, uno scherzo malvagio, una vendetta e, ovviamente, un trauma, sono questi gli elementi centrali di Trauma il romanzo del giovane autore salentino Alessandro Petrelli. Snodi della storia che, sviluppandosi su due piani temporali differenti, racconta un mese della vita di un gruppo di giovani, prima e dopo un evento catastrofico: l’incidente stradale che coinvolge Vincenzo Mello.
Il protagonista del romanzo è un ragazzo sfortunato, punito dalla vita e confinato ai margini dalla società. Quello che in termini poco eleganti viene definito sfigato, vergine fino a 22 anni, nessuna amicizia vera, solo una sorta di alleanza per la sopravvivenza con un’altra coppia di reietti, Fabio e Stefano.
Dall’altra parte Federico Manzoni, bello, sicuro di sé, prepotente con chiunque. Federico è il dominus di un piccolo gruppetto di bulli che si fa beffe dei coetanei e organizza trappole in nome di un divertimento malato sulla pelle dei più deboli. Assieme alla bellissima Vanessa De Maio architetta un gioco servendosi dell’ingenuità di Vincenzo. Ma sarà proprio quest’ultima malvagità senza pudore a spezzare la proverbiale corda e portare la situazione oltre il limite.
Dopo l’incidente di Mello nulla sarà più come prima. Il Vincenzo che si sveglia dal letto di ospedale non assomiglia per niente al vecchio Vincenzo, e ha in mente un piano preciso: la vendetta. In un susseguirsi di momenti surreali, sospesi tra una realtà irriconoscibile e  un incubo, Vincenzo recupera lentamente la memoria, capisce le cause che hanno portato all’incidente. Nella sua missione ritorsiva viene aiutato dal nuovo amico Carmine Serti, comparso improvvisamente dalla nebbia post disgrazia con in mano tante risposte fondamentali, forse.
In un finale ricco di colpi di scena di scuola tipicamente americana, Petrelli mischia le carte illudendo il lettore sulla direzione verso cui viaggia la storia, sovvertendone le certezze una pagina dopo l’altra. Gli inganni, le allucinazioni, la follia dei personaggi di Trauma diventano tangibili per chiunque, perché come illustra candidamente l’autore: “il mondo là fuori non è cattivo. Le storie più spaventose accadono nelle nostre menti”.

 

 

 

 

Thomas Melis

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