Ancora un romanzo di Jodi Picoult, la celebre scrittrice americana detta anche ‘la regina del legal thriller’ con, ancora una volta, l’aula di un tribunale a fare da palcoscenico alla storia. Storia che vede protagonista Jacob Hunt, un diciottenne americano, poco più che adolescente, affetto dalla sindrome di Asperger, una delle tante sfaccettature dell’autismo.
La sindrome di Asperger offre a Jacob una capacità mnemonica eccezionale e un’intelligenza molto al di sopra della media, ma lo condanna a grandi difficoltà di comunicazione e lo ingabbia in binari statici che lo portano a interessi precisi ma quasi ossessivi e che, per lunghi periodi, dominano la sua vita. L’ultima passione di Jacob sono i casi giudiziari, sia seguiti puntualmente in televisione, sia ricreando delle ricostruzioni di delitti, sia, grazie a uno scanner che lo informa dei movimenti della polizia locale, precipitandosi sulla scena del crimine per portare un aiuto spesso determinante agli investigatori.
Jacob ha un fratello minore Theo, intelligentissimo e assolutamente normale ma, sopraffatto dalle stranezze domestiche, mostra anche lui un comportamento asociale e spia le case degli altri e, per fortuna, una madre incrollabile che cerca con ogni mezzo di fargli vivere una vita ‘normale’.
Ma quel miracoloso equilibrio si rompe quando Jess, la giovane insegnante di sostegno di Jacob, viene ritrovata morta.
Jacob viene accusato di omicidio, tutto fa di lui il colpevole ideale e il suo comportamento, normale per un autistico ma incomprensibile per chi non lo conosce, lo condanna.
Ci vorranno l’amore di sua madre, la tenacia di un giovane avvocato che sposa la sua causa e quella della sua famiglia, il sostegno degli psichiatri e la umana tolleranza del giudice, per consentire al nostro protagonista di uscire dalla sua trappola e giungere brillantemente allo straordinario finale a sorpresa.