Ci sono degli antichi segreti che è meglio non siano mai rivelati.
Immaginate cosa potrebbe succedere se venisseo messi all’asta dei libri ancora sconosciuti dell’antico testamento, pagine che potrebbero minare alle fondamenta 2000 anni di storia.
E immaginate quali e quante potrebbero essere le forze in campo per appropriarsene, per sfruttarle o per seppellirle per sempre.
Ecco, da qui parte” I manoscritti perduti degli illuminati” il nuovo thriller di G.L. Barone, che ancora una volta riesce a tessere una trama che terrà incollati gli appassionati del genere.
Religione, tecnologia, scienza e mistero: questi sono i campi dai quali l’autore attinge per costruire una storia ricca di azione e di colpi di scena. Una corsa contro il tempo attraverso mezzo mondo,72 ore di adrenalina e azione, che ne farebbero anche ideale sceneggiatura per un film.
Capitoli brevi e repentini cambi di scena sono un’ulteriore marcia in più.
Come già nei libri precedenti, Barone è abile nel costruire la sua storia basandosi su teorie scientifiche o comunque realmente esistenti, date un’occhiata alle pagine finali per rendervene conto.
Un libro che, una volta chiuso, vi spingerà a curiosare un po’ per saperne di più..
E se per caso voleste sapere dove e come sono stati ritrovati i manoscritti dai quali parte la vicenda, leggetevi il precedente “La chiave di Dante”.
I manoscritti perduti degli illuminati
Cristina Aicardi
