Sincronicità.
Non quella cantata dai Police, ma quella rappresentata con sintetica compiutezza da Carl Gustav Jung, quelle coincidenze significative che paiono permeare ogni pagina del tessuto narrativo, complesso e ben ordito, di questo lavoro di Gabriel Castellana.
Non ci sono mezze misure tra le pieghe di battiateschi universi paralleli che vanno dipanandosi tra Grecia e Sicilia e che trovano sintesi e verticistico legame al di là delle Alpi, in quella Svizzera verso la quale tutto si rincorre, si racchiude per poi ripartire.
La narrazione è serrata ed il gusto per la scoperta archeologica va di pari passo con il gusto per il lettore di scoprire e riscoprire eventi intrecciati tra loro in maniera incomprensibile ma che, ciononostante, si dipanano con inaspettata semplicità in uno scrigno narrativo di encomiabile architettura.
“L’imboscata” di Battiato sembra avere in sè tutti i caratteri per accompagnare una lettura piacevole, che richiede diligente attenzione da parte del lettore, per un ricercato prodotto Musicaos Editore.
