Non fidarti



Sophie Hannah
Non fidarti
Garzanti
Compralo su Compralo su Amazon

Tim Breary è in carcere. Si è dichiarato colpevole dell’omicidio della moglie Francine che era costretta a  letto come un vegetale. Il suo avvocato ha provato in tutti i modi a convincerlo a dichiararsi non colpevole o a sostenere  che si trattasse di un suicidio assistito, ma Tim ha sempre rifiutato ogni proposta. Vuole essere condannato.
Durante l’interrogatorio, alla domanda sul perché lo abbia fatto, la sua risposta è stata: Non lo so. Tim però sa perfettamente perché ha compiuto un atto del genere e perché ha scelto di costituirsi.
Gaby è sempre impegnata in giro per il mondo per lavoro. La sua azienda sta avendo un grande successo e di questo deve ringraziare Tim Breary, il suo ex contabile, e successivamente quasi fidanzato, che all’inizio della sua carriera  ha convinto amici e industriali a finanziare la sua ricerca, con il risultato di averli fatti diventare tutti ricchi. Gaby  non sente e non vede Tim da svariati anni quando, durante il suo ritorno da un viaggio di lavoro dalla Germania, è costretta a fermarsi in una camera di hotel a causa del maltempo che impedisce al suo volo di partire. Oltretutto deve dividere la camera con un’altra passeggera, Lauren, una ragazza bipolare che d’un tratto,con una frase enigmatica, le rivela  un segreto relativo proprio a Tim.
Ecco che le strade di Gaby e di Tim si incrociano di nuovo e lei deciderà di passare tutto il tempo a sua disposizione per dimostrare l’innocenza di Tim perché non crederà mai che lui abbia realmente ucciso la moglie.
Un romanzo che ha una partenza molto forte con un litigio all’aeroporto che coinvolge subito il lettore, come se fosse uno spettatore fisico della scena e che lo avvolge nelle sue spire portandolo a scoprire piano piano tutti i personaggi coinvolti e le vicende createsi.
Le informazioni non vengono date immediatamente o esclusivamente tramite i confronti dei protagonisti, ma le più importanti vengono somministrate come pillole, tra un capitolo e l’altro, sotto forma di lettere che vengono scritte dai personaggi principali a Francine, la moglie arpia e sadica di Tim, mentre è costretta a letto come un vegetale a causa di un ictus.
A differenza di altri thriller, durante le indagini non si scopre proprio nulla perché gli interrogati non fanno altro che mentire e l’unica cosa che si capisce è che mentono, ma non le motivazioni, fatto questo che tiene ancora più il lettore sulle spine e voglioso di continuare la lettura per scoprire assolutamente i segreti di tutti.
La fine del romanzo è un perfetto colpo di scena, un asso calato al momento giusto. In questo romanzo la trama è sviluppata dalla prima all’ultima pagina senza una virgola di troppo, dimostrazione della grande capacità di Sophie Hannah di saper comunicare con il lettore.
Un romanzo veramente spettacolare che porta a voler iniziare subito la prossima opera della scrittrice.

Micol Borzatta

Potrebbero interessarti anche...