Non è la fine del mondo

Alessia Gazzola


Alessia Gazzola
Non è la fine del mondo
Feltrinelli
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Secoli fa, nella terra di mezzo al largo dei bastioni di Orione mi verrebbe da aggiungere, sono stata stagista anch’io. Un’agonia sottopagata durata, per fortuna, sei mesi. Ma provate a immaginare una stagista così pervicace nei suoi ripetuti contratti da diventare tenace. Lo è Emma de Tessent, la protagonista di “Non è la fine del mondo”, l’ultimo romanzo di Alessia Gazzola che fa riposare per un turno la sua protagonista seriale, Alice Allevi.
A dispetto del cognome altisonante De Tessant e del nome Emma -scelto, insieme a quello della sorella Arabella, in pieno stile regency, per volontà della madre certa che tali nomi avrebbero dato alle figlie una allure non da poco- la protagonista deve districarsi con problemi molto concreti. Riguardano il lavoro, precario, quanto basta per farle sognare un villettino con il glicine che non potrà mai permettersi e il cuore, in balia di tempeste emotive. Nel suo Emma custodisce un segreto che riguarda un passato che ancora brucia ma, quando la storia con il suo amore impossibile pare ormai finita e il cuore rientrato nei ranghi, all’orizzonte si profilano novità per nulla fortunate. La tenace stagista vede il suo contratto di stage presso la società di produzione cinematografica per cui lavora, non rinnovato e, così comincia il giro per cercare un nuovo impiego, fino a ritrovarsi commessa in un negozio di abbigliamento per bambini. Ma quando si convince che la tempesta si sia allontanata, il mondo del cinema torna a bussare. Ed è allora che le domande si riaffacciano feroci: meglio l’incertezza di un lavoro che si ama o il paradiso dei colori pastello? Meglio una casa a portata del proprio portafoglio o tornare a sognare il villino con il glicine.
Non solo: lo scrittore che aveva corteggiato per farsi concedere la sceneggiatura di un romanzo che le avrebbe garantito il rinnovo del suo stage, si è deciso ad affidarle i diritti del suo libro. Cosa succederà alla tenace stagista? Riuscirà a conquistare l’agognato villino e godere del profumo del glicine sbocciato?
Un romanzo color malva, dove le punte del rosa si incontrano e danzano mescolandosi ai grigi della vita.

Bea Buozzi

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