Paolo Grugni

Il libro (di un altro) che avresti voluto scrivere e il libro (tuo) che NON avresti voluto scrivere
Lolita” di Nabokov per saper stupire e provocare in quel modo. Per quando mi riguarda ne ho scritti solo due e per adesso sono soddisfatto di entrambi. Magari tra qualche anno li vedrò con occhio diverso, ma ora mi sembrano due ottimi romanzi.
Sei uno scrittore di genere o scrittore toutcourt, perché?
Sono uno scrittore che prende spunto da qualsiasi cosa, soprattutto da eventi politici e sociali. E che poi sfrutta alcuni stilemi del noir per arricchire la trama, ma sempre utilizzandoli in modo destrutturino il genere.

Un sempreverde da tenere sul comodino, una canzone da ascoltare sempre, un film da riguardare.
Cent’anni di solitudine” di Marquez. “Losing my religion” dei REM, “The Truman Show” di Peter Weir.

Si può vivere di sola scrittura oggi?
Per quando mi riguarda non ancora, ma spero di farcela. Per adesso ce la fanno soprattutto quelli che scrivono libri spazzatura.

Favorevole o contrario alle scuole di scrittura creativa? Perchè?
Favorevole alle scuole di scrittura. Contrario a quelle che aggiungono la parola creativa. Se si va per imparare tecniche di scrittura, è un conto. Se si pensa che la creatività e il talento te lo diano un corso o un insegnante, è un’illusione. (paolo roversi)

paolo roversi

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