Primo venne Caino – Mariano Sabatini

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Primo venne Caino
Salani
dal 25 gennaio

Durante un’estate torrida, in una Roma che sembra non voler andare in vacanza, il giornalista Leo Malinverno è in viaggio con Eimì – la sua ragazza greca di vent’anni più giovane – e riceve la telefonata dell’amico vicequestore Jacopo Guerci. Il secondo dei delitti compiuti con un preciso rituale, in cui alle vittime vengono asportati lembi di pelle tatuata, fa supporre agli inquirenti che possa trattarsi dell’azione di un temibile serial killer. Giornali e TV hanno cominciato a chiamarlo il Tatuatore. È spietato e sembra avere un progetto macabro, difficile da decodificare e fermare. Fra tanto sangue sparso, amici malati, scontri in redazione, complicazioni familiari e dubbi sentimentali, il giornalista inizia una sua inchiesta parallela a quella dei carabinieri: tesissima e non priva di pericoli, a cui nessuno sembra dar credito. Fino all’inatteso epilogo che ribalterà ogni convinzione.

Mariano Sabatini (Roma, 1971), giornalista, scrive per quotidiani, periodici e web. In passato è stato autore di programmi di successo per la Rai, Tmc e altri network nazionali, ha condotto rubriche in radio e oggi è molto presente sulle maggiori emittenti come commentatore. Ha scritto diversi libri. L’inganno dell’ippocastano (Salani, 2016) è il suo primo romanzo: in seconda edizione dopo due settimane dall’uscita, si è aggiudicato il premio Flaiano e il premio Romiti Opera prima 2017.

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