Crocodile rock



carl hiaasen
Crocodile rock
meridiano zero
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“La prima cosa che mi colpisce della morte di James Bradley Stomarty è la sua età. Trentanove anni. Sette meno di me.” Già dalle prime righe si scopre che il nostro protagonista Jack Tagger è un po’ fissato con la morte, ma non con il concetto di morte in generale, bensì con la propria. Certo il lavoro che fa presso la redazione dello Union-Register di Miami non lo aiuta perché Jack è il ragazzo dei coccodrilli. Non gli anfibi che pullulano nelle paludi della Florida, ma i necrologi, o meglio quei brevi articoli di commiato che vengono scritti per commemorare la memoria del defunto celebre.

Mestiere normalmente svolto dai neo-assunti, che devono farsi la gavetta e il nostro Jack la gavetta l’ha già fatta, anzi era uno scrittore da prima pagina, ma si ritrova a scrivere coccodrilli  a quarantasei anni, perché si è scontrato con il “Sistema”. Leggendo il libro ci ritroveremo così, se non a ridere, sicuramente a sorridere delle sventure di questo giornalista, che nonostante tutto non ha perso l’istinto da “prima pagina” e quando redigendo il coccodrillo per il cantante degli “Slut Puppies” nota rock band del recente passato, i conti non gli tornano, incomincia a scavare, nonostante gli ostacoli dovuti alla sua precedente lotta coi mulini a vento.

Probabilmente non diventerà un best-sellers pluri premiato, ma è di certo un buon noir che si legge bene e scorre senza intoppi dall’inizio alla fine. Volendo impegnarsi un poco e grattando sotto la superficie possiamo vedere il grido di denuncia sociale dell’autore, contro un sistema finanziario che cerca di svuotare il giornalismo della sua funzione pubblica per trasformarlo in mera macchina da soldi, privandolo dei mezzi per svolgere quella funzione di controllo e denuncia che gli permetterebbe di ostacolare il dilagare della corruzione in tutti gli Stati Uniti.

E potreste anche meravigliarvi del movente, che si potrebbe definire “per futili motivi”, ma è proprio la futilità del mondo dello spettacolo, nel quale si sviluppa la vicenda, che ci viene resa in modo così evidente dall’autore; l’immagine di un mondo privo di ideali e di significati che non può generare altro che personaggi inconsistenti, frivoli e superficiali.

andrea e cristina zannini

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